“Siamo inghiottiti in un vortice che stritola le nostre vite e le nostre famiglie. Giornate vissute a tratti con speranza e a tratti con disperazione in un balletto continuo che ha logorato la nostra mente e il nostro fisico. Siamo stanchi di essere presi in giro da un pugno di lestofanti, senza meriti e senza parola. In questi lunghi giorni che sono diventate settimane, settimane che sono diventati mesi, mesi che sono diventati anni, abbiamo toccato con mano la disperazione allo stato puro, abbiamo urlato il nostro disagio economico, rivendicando il nostro diritto al lavoro, negato da una precisa strategia orchestrata da pupi e pupari. Il gioco su di noi è perverso, siamo in mano a gente senza scrupoli e senza coscienza che ci ha usati come pedine per raggiungere i loro scopi e continuare ad arricchirsi con il nostro sangue e quello dei nostri figli.”
Il Sinalp Sicilia e i Lavoratori Liberi hanno programmato per giorno 23 Novembre 2016, un corteo di protesta per affermare i diritti dei lavoratori degli Ex Sportelli Multifunzionali. Il corteo partirà alle ore 9 da Via Imperatore Federico 70/B, (davanti la sede del Dipartimento Regionale del Lavoro) e raggiungerà la sede dell’Assessorato Regionale della Famiglia e del Lavoro (Via Trinacria), dove avrà luogo il sit in che si concluderà alle ore 14.
La protesta vuole sollecitare l’attivazione delle procedure per l’immediata collocazione presso il Ciapi dei lavoratori. Tutti i deputati regionali, di maggioranza e di opposizione, hanno votato una norma, si sono impegnati attraverso dichiarazioni pubbliche nel far transitare il personale nell’ente in house per risolvere la vertenza e per assolvere, contestualmente, alla riforma nazionale in tema di politiche attive del lavoro, come si evince in maniera inequivocabile nelle note esplicative della norma. Quali sono gli elementi ostativi che consentono di mettere in atto tutte le procedure necessarie sui decreti attuativi e rimettere immediatamente al lavoro gli Operatori Ex Sportelli Multifunzionali? È questa la domanda che necessita di una risposta.
Muniti di determinazione e resistenza danno appuntamento a tutti gli operatori delle province siciliane per spingere il governo e tutti i deputati affinché si attivino immediatamente per dare seguito alle promesse sancite dalla legge. Basta con i proclami, basta con le belle parole, l’immobilismo dell’Assessore Miccichè e del Governo Regionale, continua a danneggiare i lavoratori del comparto.
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