I sindaci siciliani potranno disporre la chiusura domenicale dei panifici per il periodo estivo, lo stabilisce un decreto dell’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Mimmo Turano.
Il decreto dell’esponente del governo Musumeci prevede che i sindaci limitatamente al periodo compreso tra il 16 giugno e il 30 settembre potranno, con provvedimento motivato e dopo aver ascoltato le associazioni di categoria, disporre il divieto domenicale dell’attività di panificazione.
“Già con il decreto del maggio 2018 – sottolinea l’assessore Turano – abbiamo disciplinato in maniera completa il settore della panificazione nei diversi aspetti della vendita, dei requisiti e della formazione e in quell’occasione avevamo optato per il divieto di panificazione per almeno un giorno a settimana, oggi con questo nuovo decreto puntiamo a rafforzare la facoltà di riposo domenicale, a dare unità al comparto e nuove soluzioni e regole condivise per la ripresa dopo l’emergenza sanitaria” conclude l’assessore.
La situazione dei panifici è forse la più incerta in assoluto in Sicilia. Il divieto di panificazione nelle giornate di domenica e festivi è un antico retaggio che si è abolito nel tempo ma tornato durante il lockdown e poi sospeso quando si è deciso per la riapertura degli esercizi commerciali la domenica a cominciare dai supermercati.
Ma proprio sulle aperture domenicali si consuma il dissenso sindacale rispetto alle scelte della Regione mentre per quel che riguarda i panifici è partita perfino una raccolta firme per chiedere la chiusura nella giornata di domenica. Salomonicamente adesso la Regione decide di demandare la cosa ai singoli comuni attraverso ordinanze sindacali.
Se da una lato questo permette di adeguare le scelte alla situazione del territorio, consentendo l’apertura dove ci sono turisti o nelle aree di particolare afflusso, per esempio, dall’altro creerà una situazione a macchia di leopardo alla quale si è già assistito con esercizi commerciali che sorgono a distanza di poche centinaia di metri ma in territori comunali formalmente diversi che si troveramno a dover seguire regole diverse
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