“Esposti della Regione ad Antitrust e Commissione Ue già da dicembre”, risponde così la Regione al “botta e risposta” nato in merito al fenomeno del caro voli da e per la Sicilia e ai provvedimenti che la giunta Schifani avrebbe avviato fin dalle festività natalizie. Intanto anche a Pasqua si paventano prezzi esosi per i siciliani che vorranno fare rientro in terra natìa.
Ora, dopo a nota della deputata regionale Jose Marano, la quale denunciava che nessun ricorso era stato presentato, almeno sino ad oggi, all’Antitust dalla Regione, è l’ufficio della Presidenza della Regione siciliana a intervenire con una nota “in merito alle vicende che riguardano l’esposto presentato dalla Regione all’Antitrust e alla Commissione Europea”, precisando che “stupiscono le dichiarazioni rese da un parlamentare dell’opposizione, frutto di disinformazione e spirito polemico non apprezzabile”.
“Il governo regionale – sottolineano gli uffici – il 22 dicembre 2022 ha inviato un esposto all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato per verificare se la condotta posta in essere da Ita Airways e Ryanair violasse i principi della libera concorrenza del mercato, con la conseguente richiesta di irrogare sanzioni alle due compagnie qualora fossero riscontrate delle violazioni. Nella stessa data, analogo esposto era stato presentato alla Dg Competition della Commissione Europea”. “Fin dal 20 gennaio 2023 – prosegue la nota – l’Antitrust ha iniziato la propria istruttoria interloquendo per iscritto con la Presidenza della Regione Siciliana che, il 2 febbraio 2023, ha prontamente risposto. Infine, in data 22 febbraio 2023, la Presidenza della Regione ha integrato l’esposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e alla Dg Competition della CE richiedendo una indagine conoscitiva sulla condotta delle compagnie aeree Ita Airways e Ryanair anche per il periodo pasquale”.
Così dalla regione arriva la smentita alle dichiarazioni della deputata che stamani aveva dichiarato che “l’annunciato il ricorso all’Antitrust sembrerebbe non esserci”. “Ad oggi non vi è traccia di alcun ricorso presentato dalla Regione Siciliana. L’unica istruttoria in essere è quella effettuata su segnalazione del Codacons”, questa la denuncia della Marano. “Sorprende non poco – ha spiegato inoltre Marano – che ad oggi nessun incarico è stato ancora accettato dall’avvocato individuato dalla giunta regionale. Così è specificato nella nota di risposta da parte dell’ufficio legale della Regione Siciliana alla mia richiesta di accesso agli atti”.