La scusa è stata fornita da 150 lavoratori Asu inconsapevoli. Su settemila precari, ce ne sono circa il 2% che nonv iene pagato con i fondi stabiliti per gli altri ma con appositi stanziamenti nazionali. Per loro lo stanziamento non c’è più nel 2017.
Un problema certamente, ma non certo il nodo del contendere nei meandri del bilancio regionale. Ma la loro vicenda diventa terreno di scontro politico fra Sicilia Futura ed ex Udc visto che l’assessore al welfare è proprio uno dei due Centristi che potrebbero essere ritirati dalla giunta regionale di governo dopo che il leader della diaspora a centro, Gianpiero D’Alia, ha deciso di avviare la propria campagna elettorale con un secco ‘nè Crocetta nè il Pd’.
L’affondo è del presidente della Commissione Affari Istituzionali Totò Cascio “La vicenda degli Asu sostenuti dal Fondo sociale occupazione e formazione che si trovano nel limbo, senza la possibilità di essere utilizzati in tanti enti siciliani, è l’emblema di come l’assessorato al Lavoro guidato da Gianluca Miccichè abbia abbandonato a se stessi questi lavoratori non ritenendo prioritaria questa vertenza nella Conferenza Stato-Regioni. Manca la convenzione tra la Regione e l’Inps, e 250 lavoratori rischiano la fuoriuscita dal bacino grazie al quale percepiscono un assegno di sostegno. Credo che l’assessore Miccichè dovrebbe passare la mano. Sono tante le vertenze che non ha saputo affrontare. Non mi stupirebbe un voto dell’Aula per sfiduciarlo”.
Toni, quelli usati da Cascio, che non stanno nelle sue consuetudini e che dimostrano, ad un osservatore esterno, come la sfida elettorale si sia ormai aperta anche all’interno della maggioranza.
A completare l’assalto a Miccichè c’è una mozione di censura trasversale depositata all’Ars a firma dei deputati Marcello Greco (MpA), Sergio Tancredi (5 stelle), Totò Lentini (Udc), Nello Musumeci (Lista Musumeci) e Marco Falcone (Forza Italia).
Il presidente della Regione stenta di gettare acqua sul fuoco con un intervento che, per una volta, appare ponderato e quasi ragionevole, nel quale sottolinea che non c’è alcun problema per il pagamento degli Asu. La circolare
inviata ai comuni, infatti, riguarda soltanto 150 operatori su 7000 beneficiari di contributo. “Quei 150 operatori venivano retribuiti attraverso trasferimenti dello Stato e sembrerebbe che lo Stato, in atto, non voglia più confermare quei pagamenti. Sicuramente – aggiunge Crocetta – non saranno 150 lavoratori su 7000 a sconvolgere le finanze della Regione. Nella prossima giunta di governo la giunta delibererà di provvedere con fondi regionali al pagamento di quei lavoratori e nel contempo aprirà una discussione col governo nazionale, perché continui a garantire i trasferimenti. Per quel che mi riguarda la vicenda è chiusa e voglio rassicurare i lavoratori che – conclude il presidente – il governo non li abbandonerà”.
Ma in realtà il vero terreno di scontro sarà la giunta a cui Crocetta demanda la soluzione del tema. In quella sede sembra proprio che i colleghi presenteranno il conto a Micciché nel mirino come esponente dei centristi ma anche per una serie di scelte che vanno da questa sugli Asu alla vicenda degli sportellisti, passando per il disabile convocato e mai ricevuto. Non è un caso se l’accordo sulla cassa integrazione in deroga riguardante due mesi del 2014 sia arrivato solo ieri pomeriggio dopo mesi se non anni di trattative e proteste. C’è poi un’altra categoria di precari, gli ex Pip, Al centro di polemiche sulla differenza di trattamento e sul mancato rispetto degli impegni presi dal governo
ma sul piatto ci sono, palesemente, più argomenti politici che concreti. sempre ieri nel mirino finisce il terzo assessore centrista, espressione di Ncd, partito che punta verso una fusione con i centristi ex Udc. Un attacco è stato riservato anche a Carlo Vermiglio, titolare dei Beni Culturali del quale ci eravamo quasi scordati l’esistenza e l’origine è sempre un esponente di Sicilia Futura
La campagna elettorale è aperta anche in giunta. Intanto, in serata, il Presidente della Regione si sostituisce all’assessore ed informa che gli Asu non avranno diffomrità di trattamento. “Lunedì sul sito dell’assessorato alla Famiglia, come attesta la dirigente del Dipartimento dott.ssa Antonella Bullara – si legge in una nota della Presidenza – verrà pubblicata la nota – circolare per la prosecuzione delle attività dei 251 lavoratori socialmente utili (Lsu) che gravavano sul fondo nazionale e che, per la finanziaria 2017, in via sussidiaria rispetto alle competenze dello Stato, saranno a carico del bilancio regionale per garantire la prosecuzione delle attività”.
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