Il futuro dell’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo è al centro di un acceso dibattito politico tra il sindaco Roberto Lagalla e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. La contesa riguarda lo stanziamento di 14 milioni di euro da parte della Regione, destinati al potenziamento del terminal. Schifani ha dichiarato che l’investimento sarà confermato solo a fronte dell’avvio di un processo di privatizzazione della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto. Questa presa di posizione ha inasprito ulteriormente i rapporti già tesi tra le due figure istituzionali.

Minardo: “Coordinamento tra gli Scali Siciliani”

Il deputato Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa della Camera, si è espresso a favore della privatizzazione degli aeroporti siciliani, sottolineando la necessità di attrarre investimenti, promuovere lo sviluppo e sostenere il turismo. Minardo ha evidenziato l’importanza di un coordinamento tra i diversi scali dell’isola, proponendo un sistema unico che valorizzi anche gli aeroporti minori, come Comiso e Trapani, che hanno registrato un calo del traffico passeggeri nell’ultimo periodo. Il deputato ha indicato il modello campano, con la gestione integrata degli aeroporti di Napoli e Salerno, come esempio virtuoso da seguire. Una visione strategica, secondo Minardo, è fondamentale per evitare il declino degli scali minori e garantire un beneficio economico per l’intera regione.

Rifondazione comunista: “Estorsione ai danni dei cittadini”

Dalla sinistra arrivano dure critiche alla posizione di Schifani. Ramon La Torre, segretario cittadino di Rifondazione Comunista a Palermo, ha definito la richiesta di privatizzazione in cambio dei finanziamenti regionali una “estorsione” ai danni del sindaco, della città e dei cittadini stessi, comproprietari e utenti dell’infrastruttura. La Torre ha contestato la posizione del manager nominato da Schifani, invitandolo a dimettersi se non disposto a proseguire il suo mandato senza la privatizzazione. Il segretario di Rifondazione ha auspicato l’assunzione di un giovane professionista che creda nella gestione pubblica, improntata ai principi di trasparenza, economicità ed efficienza, accusando il centrodestra di attuare politiche predatorie a danno della Sicilia.