Dal primo agosto scatterà la rivoluzione del traffico in via Roma a Palermo, una delle principali arterie viarie cittadine.
Un provvedimento dell’amministrazione comunale che divide.
Via Maqueda diventerà tutta pedonale (eccetto la finestra di tre ore al mattino dalle 7 alle 10) e via Vittorio Emanuele pure. Via Roma sarà a doppio senso di circolazione.
I negozianti sperano, con il doppio senso, di veder arrivare nelle proprie attività un numero maggiore di acquirenti. I residenti, e chi quella strada deve percorrerla quotidianamente, magari per andare al lavoro, temono di ritrovarsi puntualmente imbottigliati nel traffico senza via d’uscita.
Sullo sfondo c’è il malcontento del Consiglio comunale che si sente scavalcato rispetto a scelte che avrebbe voluto condividere.
Secondo molti, il doppio senso in via Roma, non farà altro che creare un ‘tappo’ all’angolo con via Cavour, proprio davanti al cantiere per il collettore fognario, i lavori sono infatti ancora in corso.
E’ quanto temono il vice presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo e il consigliere Alessandro Anello che parlano del “caos” che si verrà a creare e si chiedono perché non si sia attesa la fine dei lavori prima di attuare questa rivoluzione del traffico.
Per l’assessore alla Mobilità Giusto Catania tutto procederà regolarmente. Dichiara infatti al Giornale di Sicilia: “Nel tratto di via Roma in cui insistono i lavori non sarà a doppio senso di circolazione e quindi il problema non si pone. La circolazione rimarrà intatta come oggi. Prima di far nascere questo provvedimento abbiamo pensato anche ai disagi di quell’area, cantiere compreso. Dal punto di vista della circolazione non avrà alcun impatto“.
La rivoluzione del traffico in via Roma sarà comunque un provvedimento sperimentale che terminerà il 12 gennaio, mentre i lavori dovrebbero concludersi entro dicembre.
Tantillo annuncia battaglia. “C’è un atto di indirizzo del Consiglio comunale che vieta di modificare l’asse di via Roma, corso Vittorio Emanuele e via Maqueda. Per cambiare la viabilità si deve passare da Sala delle Lapidi. È legge! Mi auguro che Catania non faccia entrare in vigore queste ordinanze, in caso contrario chiederemo spiegazioni al direttore generale e al dirigente che ha firmato l’ordinanza. In questa vicenda deve intervenire in maniera autorevole il sindaco. Vogliamo il parere del direttore generale, vogliamo il parere dell’avvocatura e se il primo agosto scatteranno questi provvedimenti, annunciamo già adesso una delibera di iniziativa consiliare per chiedere la revoca immediata delle ordinanze. In questo caso si aprirebbe uno scontro senza precedenti”.
Il presidente della commissione consiliare Attività produttive Ottavio Zacco ha diffuso una nota nella quale si legge: “Ritengo che il nuovo piano di pedonalizzazione può essere una grande opportunità per le attività commerciali già esistenti in via Vittorio Emanuele e per farne nascere di nuove nel tratto di via Maqueda alta, però non ho condiviso il metodo adottato per determinare una decisione così importante e strategica per la città. Decisione che deve necessariamente essere condivisa con tutti gli attori protagonisti, residenti e associazioni di categoria, affinché da un confronto si possano apportare modifiche e migliorie ad un provvedimento che cambierà radicalmente la circolazione nel centro storico”.
Giovedì l’assessore Catania incontrerà il Consiglio comunale per discutere del provvedimento.
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