Ritrovato a Palermo l’uomo che dal 7 luglio scorso aveva fatto perdere le proprie tracce nel Catanese. Hanno dato i loro frutti i controlli capillari che hanno permesso di rintracciare James Thomas Mattina, 55 anni di nazionalità americana. Ad essere diramato un avviso in cui si tracciava l’identikit. Alto un metro e 75 centimetri, calvo con barba folta e non curata. Venne visto l’ultima volta a Bronte il 7 luglio in prima serata. In quel momento indossava una maglietta scura a maniche corte, pantaloncini grigi, scarpe da ginnastica ed aveva al seguito una felpa marca Nike di colore blu.

Il piano operativo

Per le ricerche è stato attivato un piano speditivo di ricerca persone scomparse, coordinato dalla prefettura di Catania. All’organismo vi hanno preso parte vigili del fuoco, carabinieri, guardia di finanza, corpo forestale, volontari della protezione civile e la polizia locale. Inizialmente la zona battuta era stata quella di Bronte, dove c’era stato per l’appunto l’ultimo avvistamento. Un’area battuta palmo a palmo con il sorvolo di un elicottero dei vigili del fuoco.

Alloggiava in uno chalet

L’uomo alloggiava sull’Etna in uno chalet in località Serra La Nave. In tal senso hanno operato i vigili del fuoco del comando provinciale di Catania con un posto di comando avanzato e una squadra del distaccamento di Randazzo. A loro supporto anche l’unità cinofila dei vigili del fuoco e le squadre Sar (Search And Rescue) del comando provinciale di Palermo. Ci furono ulteriori tracce dell’uomo che erano state rilevate a Maletto, sempre nel Catanese, dove furono ritrovato i suoi documenti.

L’anziano ritrovato nel Messinese

Nel maggio scorso altri giorni di angoscia per un ‘anziano scomparso e ritrovato. Era partito da Giardini Naxos verso l’aeroporto di Catania per accogliere degli amici ma non si erano più avute notizie da 24 ore. L’allarme dei familiari ed il lieto epilogo. L’uomo, Francesco Borbone, un anziano di 75 anni è stato ritrovato a distanza di un girono a Capo d’Orlando, sempre nel Messinese. L’uomo si era messo alla guida di una Renault diretto all’aeroporto di Catania per accogliere alcuni amici, ma da allora non si avevano più avute sue notizie.

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