“Il presidente Musumeci calpesta la programmazione e mortifica la stessa dignità istituzionale delle comunità locali scippando 140 milioni di euro dal Patto per il Sud, somme che erano destinate a strade provinciali ed altre opere ed infrastrutture in Sicilia”.
Lo sostiene il capogruppo all’Ars Giuseppe Lupo che insieme con gli altri deputati del gruppo PD ha presentato un’interrogazione sulla proposta di rimodulazione delle risorse FSC 2014-2020 assegnate alla Regione e destinate agli interventi del Patto per il Sud, proposta che appunto prevede di cancellare una serie di progetti già previsti per un totale di 140 milioni.
“Si tratta di progetti che riguardano acqua e rifiuti, beni culturali, infrastrutture, protezione civile, sviluppo rurale e ambiente, turismo, dissesto idrogeologico. Sono opere che si prevedeva di realizzare sull’intero territorio regionale ed in particolare nella provincia di Palermo, dove erano previsti interventi sulla rete viaria secondaria in Comuni nevralgici e già fortemente penalizzati da una condizione strutturale deficitaria”.
Fra gli interventi previsti, la sp 1 che serve i comuni di Montelepre e Torretta, la sp 95 nell’Alto Corleonese del tratto Montaperto, comprensorio di Monreale, e la sp 42 di Tagliavia che serve nello stesso comprensorio le diverse frazioni; la sp 34 storica strada di Portella delle Ginestre nel comune di Piana degli Albanesi. Vengono altresì eliminati progetti relativi all’impiantistica per il trattamento dei rifiuti, al completamento delle opere viarie di urbanizzazione dell’area industriale di Termini Imerese, nonché alla definizione e realizzazione di importanti itinerari culturali.
Nell’interrogazione il capogruppo PD chiede innanzitutto di sapere se questa decisione del presidente Musumeci sia condivisa da tutto il governo, ed in ogni caso di rimodulare l’elenco in modo da “salvare” le opere di maggiore interesse. “Chiederemo l’audizione in Commissione Bilancio e in Commissione UE- conclude Lupo – dei sindaci che il governo Musumeci non ha neppure informato in relazione alla decisione di cancellare le opere in questione”.