Massiccia adesione allo sciopero del personale dei treni di Trenitalia, proclamato dai sindacati Filt Cgil – ORSA e Uilt dalle 9 alle 17 di ieri. A incrociare le braccia è stato l’80 per cento dei macchinisti e capitreno in servizio, con un totale di circa 80 treni soppressi durante le otto ore di protesta.

Inevitabile qualche disagio, che ha portato alla sofferenza di tutto il traffico regionale dell’isola, con particolare rilevanza nelle linee metropolitane cittadine e nei collegamenti pendolari delle due direttrici principali Messina – Palermo – Siracusa. Numerose, però, le soppressioni riscontrate a macchia di leopardo in tutta la rete ferroviaria siciliana.

«Quello che ora ci auguriamo – affermano Giuseppe Ferrito, Giuseppe Terranova e Giovanni Giordani, segretari rispettivamente di Filt Cgil, Orsa Ferrovie e Uil – è che l’adesione della categoria faccia riflettere l’azienda, riaprendo un confronto coi vertici della Società per arrivare alle coperture delle piante organiche e al rispetto delle normative e dei turni di lavoro, consentendo in tal modo ai lavoratori di operare in piena sicurezza. Siamo convinti che, alla luce di quanto recentemente sottoscritto nel contratto ponte di servizio tra Regione Sicilia e Trenitalia, sia necessario il pieno coinvolgimento dell’assessorato regionale ai Trasporti affinché la stessa azienda operi i necessari interventi strutturali e organizzativi, per dare all’utenza e ai lavoratori gli standard di efficienza e qualità che si richiedono nell’atto. Se tutto ciò non diventerà una certezza, non potremo fare altro che riprendere e proseguire le azioni di protesta».

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