Iniziativa simbolica degli studenti delle scuole di Palermo contro il cambiamento climatico. Stamani, infatti, in una azione congiunta di protesta, sono stati calati degli striscioni da diversi edifici scolastici. Si segnalano: il liceo Umberto I, liceo Benedetto Croce, il liceo Damiano Almeyda, il liceo Ninni Cassarà, il Convitto Falcone.
” Cambiamo il Sistema non il Clima” è il chiaro messaggio che si legge.
Un invito a partecipare alla manifestazione di dopodomani che a Palermo partirà alle ore 9.00 dopo il concentramento in piazza Politeama e che si inserisce nella mobilitazione globale del Friday for future che prevede il 3 ottobre lo sciopero globale per il Futuro. I giovani palermitani, quindi, tornano in piazza per pretendere un cambio di rotta, per fermare l’attuale modello di sviluppo imposto dall’alto.
Il riferimento è alle industrie pesanti, alle discariche a cielo aperto, agli inceneritori, alle trivelle, alle grandi opere inutili e dannose. Direttrici attraverso cui oggi i nostri territori vengono governati e consegnati alla distruzione. L’idea di base è che per combattere la distruzione planetaria in corso sia necessario abbattere il sistema capitalista basato su consumismo, sovraproduzione e sfruttamento.
“Il nostro mare è pieno di plastica, le nostre falde acquifere di metalli pesanti, la nostra atmosfera di CO2.
Mentre c’è chi attraverso tutto questo arricchisce le proprie tasche, la stragrande maggioranza della popolazione conta i morti in casa e vive in condizioni di povertà. La Sicilia, nello specifico, vanta contemporaneamente tantissime aree con alti tassi di inquinamento (dove si moltiplicano i casi di malattie gravi e malformazioni alla nascita) e i più alti tassi di disoccupazione giovanile in Europa”. afferma la studentessa Ludovica Di Prima.
“Alla luce di questo – continua – possiamo quindi affermare che il modello di sviluppo che ci propongono non è sostenibile e va fermato, cambiato. La risposta a tutto questo deve necessariamente arrivare dai territori, da chi i territori li abita e li ama. Per questo anche a Palermo noi studenti scenderemo in piazza! Per riaffermare e rivendicare la volontà di decidere del nostro presente e del nostro futuro. Vogliamo la nostra terra libera dalla nocività che il capitalismo produce. Noi giovani abbiamo una vita davanti, in ballo vi è il nostro futuro e per questo pensiamo che questa battaglia debba vedere il protagonismo di noi studenti. Per questo pensiamo che bisogna attuare tutte le misure possibili e necessarie, che bisogna avere sempre più momenti di mobilitazione di massa per manifestare il nostro dissenso al sistema produttivo attuale, unica e fondante causa della devastazione ambientale in corso”.
Domani alle 16 nei locali del liceo Umberto I è prevista un’assemblea di coordinamento delle scuole