Si svolgerà domani 3 ottobre nella sede dell’Azienda, l’assemblea dei lavoratori di Amat in vista dello sciopero di 4 ore indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Cisal, Cobas e Orsa per il prossimo 19 novembre. Dalle 10 alle 12, parteciperà tutto il personale di movimento libero dal servizio, così come al secondo turno, dalle 15 alle 17. “Purtroppo il tempo trascorso non ha prodotto alcun esito sulla vertenza, e ad aggravare le cose c’è la comunicazione da parte dell’Azienda sulla impossibilità allo stato attuale di adempiere agli impegni assunti”.

Richieste dei sindacati

I sindacati di Amat ribadiscono le loro richieste come il rinnovo degli~accordi di secondo livello, ovvero: il passaggio a Full-Time di tutti i lavoratori ancora a Part-Time; l’istituzione di un ticket giornaliero di 7 euro “buono pasto” per tutti i lavoratori, di un “super-bonus” giornaliero per gli operatori di esercizio che svolgono le proprie mansioni; un “super-bonus” giornaliero per gli operatori di officina effettivamente occupati per la manutenzione e il recupero dei bus e la riattivazione e rimodulazione del premio “evitati sinistri”.

Modalità di sciopero

Il prossimo 19 novembre, il personale di movimento sciopererà dalle ore 10 alle 14 con il rientro di bus e tram nelle rimesse, mentre il restante personale si fermerà nelle ultime 4 ore. “L’Azienda mantenga gli impegni, abbiamo chiesto un incontro urgente al Prefetto. C’è da rilanciare il servizio per i cittadini e dare risposte ai lavoratori” concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Cisal, Cobas e Orsa.

La proclamazione dello sciopero del 19 novembre

“Con grande senso di responsabilità, in data 4 settembre 2024, a seguito tentativo di conciliazione in prefettura, le scriventi organizzazioni sindacali preso atto degli impegni assunti da Amat in sede conciliativa, sospendevano il previsto sciopero di 4 ore del 7 settembre 2024, manifestando, comunque, la volontà di riprogrammare un’azione di sciopero in caso di esito negativo della trattativa a seguire che avrebbe dovuto concludersi entro il 30 settembre 2024. Purtroppo il tempo trascorso – scrivono i sindacati – non ha prodotto alcun esito sulla vertenza, ricevendo invece, nella giornata di oggi (il riferimento è al 27 settembre, ndr) comunicazione da parte dell’Amat della impossibilità allo stato attuale di adempiere agli impegni assunti per problematiche anche non dipendenti direttamente dall’azienda”.

Secondo i sindacati: risultano “totalmente inevase le ragioni della vertenza: passaggio a full time di tutti i lavoratori; istituzione di un buono pasto di 7 euro; revisione indennità di funzioni dei dipendenti di Area 1 e 2 della declaratoria del Ccnl; istituzione superbonus giornaliero per gli operatori di esercizio che svolgono effettivamente proprie mansioni; istituzione superbonus giornaliero operatori di officina effettivamente occupati per la manutenzione e il recupero dei bus; riattivazione e rimodulazione del premio evitati sinistri”.

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