E’ in corso il sit-in unitario dei dipendenti Amat in via Cavour, davanti alla prefettura di Palermo. In occasione dello sciopero di 4 ore indetto dalle organizzazioni sindacali, la protesta ha avuto un’alta adesione da parte dei lavoratori con una partecipazione dell’88%. Su 153 mezzi in servizio, circa 135 sono tornati alla rimessa in via Roccazzo.
I dipendenti dell’azienda di trasporti pubblici hanno esposto le loro richieste e le motivazioni della protesta. Tra i presenti, il responsabile aziendale Filt Cgil Palermo, Franco Mineo, che ha sottolineato le cause della mobilitazione: “Oggi siamo qui per rivendicare il rinnovo del contratto di 2 livello – ha dichiarato Mineo – contratto che l’amministrazione comunale continua a rigettare trincerandosi dietro al fatto che se non c’è il contratto riformulato non possono procedere”.
Al presidio erano presenti anche il segretario della Cgil Palermo, Fario Fazzese, e il segretario generale della Filt Cgil Palermo Fabio Lo Monaco. Entrambi hanno espresso solidarietà ai lavoratori.
“Per quanto riguarda il piano industriale sembra che l’azienda lo abbia presentato al Comune di Palermo – ha continuato Fabio Mineo – ma a quanto pare, parlo in via ufficiosa, sembra che il Comune continui a contraddire alcuni pezzi del piano – conclude – si presume che passerà altro tempo prima di vedere realizzato il rinnovo del contratto dei lavoratori”.
Al centro della controversia, le richieste dei lavoratori rimaste inascoltate sia dall’AMAT che dall’amministrazione comunale. I sindacati denunciano l’assenza di un piano industriale e di un nuovo contratto di servizio, documenti ritenuti fondamentali per la continuità aziendale. Accusano inoltre l’azienda e il Comune di Palermo di ritardi nella presentazione di questi documenti, nonostante le promesse e una delibera di giunta del giugno 2023 che prevedeva la sottoscrizione del nuovo contratto di servizio entro marzo 2024.
I sindacati sottolineano la lentezza operativa dell’AMAT e l’indifferenza del Comune nel velocizzare le procedure necessarie per migliorare l’efficienza dei servizi. Ritardi nei concorsi per l’assunzione di personale nell’officina e ostacoli al rinnovo contrattuale dei lavoratori sono tra le cause principali dei disservizi lamentati dall’utenza. Questa situazione, secondo i sindacati, penalizza sia i lavoratori AMAT, costretti a bassi redditi e precarietà, sia i cittadini, costretti a utilizzare i mezzi privati, contribuendo al congestionamento del traffico e all’inquinamento ambientale.
Il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore alla Mobilità Sostenibile, Maurizio Carta, hanno risposto alle critiche, affermando che il risanamento e il rilancio di AMAT sono una priorità fin dal loro insediamento. Sostengono di aver già ottenuto risultati significativi nel rilancio delle società partecipate, attraverso la redazione di contratti di servizio innovativi. L’obiettivo principale, secondo l’amministrazione, è migliorare i servizi offerti ai cittadini, garantendo al contempo la sostenibilità economico-finanziaria dell’azienda e il benessere dei lavoratori. L’amministrazione comunale sta lavorando a un nuovo piano industriale che servirà da base per un contratto di servizio solido e a lungo termine. Questo contratto, che dovrà essere sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale, si concentrerà sulla solidità finanziaria, il potenziamento del personale e della flotta, l’estensione del servizio alle categorie più fragili e alle periferie, e una maggiore efficienza della rete del trasporto pubblico locale. L’amministrazione considera l’efficienza di AMAT strategica per il futuro della città, in quanto un trasporto pubblico più efficiente consentirebbe di rivedere il modello di mobilità urbana, rendendolo più equo e accessibile a tutti.