Presidio in corso sotto la sede della Ragioneria generale del Comune dei lavoratori impegnati al cantiere del collettore fognario della Cala. I 20 lavoratori della Cala scarl aspettano tre mensilità. L’ultimo stipendio è stata pagato a febbraio.
L’assemblea dei lavoratori, con la Fillea Cgil Palermo, ha proclamato uno sciopero per questa mattina con il sit-in in via Roma.
“L’azienda si era impegnata, con un accordo con la Fillea Cgil, a pagare le spettanze ai lavoratori non appena avesse incassato gli stati di avanzamento lavori degli ultimi mesi – spiega il segretario generale della Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Ma così non è andata. E ora il cantiere rischia di fermarsi”.
La Fillea ha verificato che la Regione ha erogato una settimana fa, con un decreto di finanziamento, 1 milione 300 mila euro, somme che il Comune avrebbe dovuto stornare alla società Cala Scarl. “Abbiamo invece informalmente appreso dalla Ragioneria del Comune che i soldi transitati dalla Regione e depositati in un fondo comune, non sono più disponibili perché sono stati utilizzati per far fronte ad altro – aggiunge Ceraulo – Per la Fillea questa è una notizia paradossale. Con i lavoratori oggi si è deciso di proclamare lo sciopero di tutte le maestranze. E lunedì mattina saremo sotto la Ragioneria del Comune, con un presidio dei lavoratori, per avere contezza di queste somme non arrivate a destinazione alla società Cala Scarl”.
“La lentezza dei procedimenti della macchina burocratica comunale – prosegue Ceraulo – rischia seriamente di far bloccare un’opera strategica per tutta la città. Auspichiamo che lunedì la ragioneria dia risposte precise sui pagamenti per risolvere la vertenza in atto e far ripartire il cantiere in condizioni di normalità”.
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