I 72 lavoratori del Comune di Belmonte Mezzagno (Pa) non percepiscono da quasi un anno lo stipendio e adesso risultano morosi nei confronti della stessa amministrazione per i mancati pagamenti delle tasse per i servizi idrici e quelli di raccolta rifiuti.
È questa la paradossale vicenda che va avanti da quasi un anno nel comune del palermitano e che ha portato Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, a organizzare per stamattina uno sciopero al quale ha aderito la maggioranza dei lavoratori.
“Sulla pelle di queste famiglie – affermano Lillo Sanfratello (Cgil Fp) e Salvatore Badami (Cisl Fp) – si sta consumando una vergogna senza precedenti. Al danno di non ricevere lo stipendio si aggiunge la beffa di risultare debitori nei confronti della stessa amministrazione che non paga gli emolumenti. Lo stato di disperazione di questi lavoratori ha raggiunto livelli preoccupanti, non si può aspettare ancora”.
Nei mesi scorsi, alla Prefettura di Palermo, le sigle sindacali avevano siglato un accordo di conciliazione con l’amministrazione comunale che prevedeva l’erogazione delle retribuzioni, ma l’intesa a oggi non è stata rispettata.
“Chiediamo ai vertici del Comune di Belmonte Mezzagno – aggiungono Lillo Sanfratello (Cgil Fp) e Salvatore Badami (Cisl Fp) – di pagare subito le spettanze ai dipendenti, sospendendo intanto il pagamento dei tributi locali per loro e per i familiari a loro carico. Vanno inoltre attestati subito i crediti certi e garantita poi l’emissione mensile delle buste paga. Si tratta di diritti inalienabili per ogni persona, il lavoro si paga”.