La scorsa notte nella spiaggia libera di Isola delle Femmine si è assistito alla prima schiusa delle tartarughe marine Caretta Caretta, un evento straordinario. Tutto è iniziato mesi fa, quando una tartaruga ha scelto quel tratto di arenile di Isola delle Femmine per depositare le sue uova. Dopo un periodo i primi cuccioli sono nati.

Il tratto di spiaggia interessato è stato transennato dall’associazione LiberAmbiente, e ora è vigilato da volontari dedicati a garantire la sicurezza dei piccoli nascituri, con la supervisione del gruppo di esperti del Wwf Sicilia nord occidentale. Si attendono altre schiuse anche a Mondello.

Tartarughe caretta caretta con l’amo alla bocca salvate dai bagnanti

Sono stati alcuni bagnanti ad accorgersi di una tartaruga caretta-caretta che nuotava con gravi difficoltà nelle acque di Punta Milocca, sul litorale sud di Siracusa. Un’altra segnalazione si è registrata, sempre nella giornata di oggi, nello specchio acqueo antistante l’Isola di Capo Passero, sulla punta estrema della Sicilia orientale.

In entrambi i casi, sono stati avvertiti i militari della Capitaneria di Porto di Siracusa: l’esemplare ritrovato al largo di Siracusa, recuperato da personale dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, è stato in un primo momento custodito presso un centro diving locale e poi affidato al personale della Guardia Costiera di Siracusa. La seconda tartaruga è stata consegnata al personale della dipendente Delegazione di Spiaggia di Marzamemi.

Entrambi gli esemplari, recuperati con un amo in bocca, sono stati affidati all’Istituto Zooprofilattico di Palermo per le cure e per il successivo reintegro nel proprio habitat naturale.

La specie

La tartaruga marina comune (Caretta caretta), come spiega il Wwf, è la specie più diffusa nel Mediterraneo, ma sono presenti anche altre specie, tra cui, la tartaruga verde (Chelonia mydas) e, sebbene più rara, la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea). In totale si contano sette specie di tartarughe marine distribuite nella fascia tropicale e temperata dei mari del mondo e sono tutte a rischio di estinzione, minacciate dalla cattura accidentale, degradazione dell’habitat, disturbo antropico e dai cambiamenti climatici.