Il fuoco di fila sui poteri speciali al presidente della Regione Renato Schifani per fare i termovalorizzatori in Sicilia e la sua nomina a commissario straordinario dei rifiuti è partito da Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, a proposito del Dl Omnibus, che ha acceso la miccia ma è prposeguito con diversi altri attacchi d’opposizione

“Nominare un commissario per realizzare gli impianti per il trattamento dei rifiuti in Sicilia è cosa buona e giusta. Nominare commissario il Presidente della regione Schifani, colui che invece doveva essere commissariato per incapacità manifesta, è quanto di più deleterio il governo nazionale potesse fare”, conclude.

Barbagallo: “Una forzatura mai vista”

“E’ una forzatura mai vista prima quella che, all’interno della legge omnibus, prevede i poteri speciali in materia di rifiuti al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Manca il presupposto essenziale, quello cioè dello stato di emergenza. In questo momento in Sicilia, infatti, non ci sono criticità particolari nella raccolta, nei conferimenti e non c’è neanche la calura che rende irrespirabile l’aria con l’ammassamento i rifiuti per strada che abbiamo visto altre volte in passato. Quindi manca il presupposto giuridico, quello previsto in modo esplicito dalle direttive comunitarie per cui concedere i poteri speciali in questo caso al presidente della Regione Siciliana”. Lo ha detto, intervenendo alla Camera dei deputati in sede di conversione del dl omnibus, il segretario regionale del PD Sicilia e deputato Dem, Anthony Barbagallo.

“I poteri speciali– ha aggiunto rivolgendosi all’aula – prevedono, tra le altre cose, la deroga al codice dei contratti pubblici e a tutti i vincoli ambientali previsti con la legislazione speciale regionale. Insomma di fatto in questo modo si può procedere con l’affidamento diretto per tutti gli impianti, non solo per i termovalorizzatori, le cui previsioni peraltro anche sulla loro localizzazione sono illogiche ed astruse”.

Quest’ultima situazione è grave, tanto che anche l’Ance ha rilanciato il rischio di infiltrazioni mafiose a fronte dei continui affidamenti diretti che vengono effettuati in Sicilia. “E il governo Meloni invece tira dritto, da questo orecchio non ci sente. Gli affidamenti diretti – ha avvertito – rappresentano un obiettivo allettante per la mafia”.

“Il PD si mobiliterà e impugneremo, come gia fatto con il piano rifiuti, ogni provvedimento che – ha sostenuto – verrà adottato dal presidente Schifani utilizzando questa misura perché incostituzionale e contro l’ordinamento giuridico comunitario”.

“Infine, anziché pensare ai termovalorizzatori, che se va bene vedranno la luce tra almeno sei anni, la regione pensi a realizzare gli impianti di compostaggio, visto che ben 14 progetti giacciono

presso gli uffici della Regione. Il rifiuto organico rappresenta – ha concluso – il 40% della raccolta differenziata: più se ne raccoglie, meno avremo bisogno di discariche e di inceneritori che il centrodestra, in Sicilia, promette di realizzare da vent’anni”.

L’attacco del Pd

“Il Senato ha deciso di dotare il Presidente della Regione, Renato Schifani, di poteri speciali per la realizzazione di termovalorizzatori nella nostra regione. Come Partito Democratico pensiamo che il governo Schifani, e Musumeci prima di lui, debba passarsi la mano sulla coscienza per la situazione di totale disastro che ha determinato lo stato in cui versa la nostra regione. Prima di parlare di termovalorizzatori Schifani dovrebbe vedere quale è lo stato a oggi della raccolta differenziata e chiedersi perché a Palermo e Catania il valore percentuale di raccolta si attesta sotto al 15%. Una condizione estrema che sembra non curarsi di misure alternative riguardo al riciclo, al riutilizzo e al riuso dei rifiuti, che avrebbero un impatto meno gravoso dal punto di vista ambientale ed economico”. Lo ha detto questa mattina il vice-presidente del gruppo parlamentare PD, Mario Giambona, commentando il via libera arrivato dal Senato sulla possibilità di dotare di nuovi poteri il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, per accelerare il processo di costruzione dei termovalorizzatori in Sicilia.

Le critiche M5S

“Ormai rimango basito davanti al menefreghismo e alle prese in giro smaccate di questo Governo che ha attribuito, nel delirante DL omnibus, superpoteri al governatore Schifani nella gestione dei rifiuti. L’emergenza in Sicilia, e non è un segreto ormai anche a livello internazionale, non è certo quella rifiuti, ma è quella idrica.

Cercherò di farmi capire meglio da Meloni e compagnia: 2 milioni di siciliani aprono il rubinetto e non c’è acqua. Cosa devono fare i siciliani per avere il minimo sindacale per poter vivere? Chiedere il risarcimento danni a Schifani? Alla Meloni?

Servono investimenti statali e strutturali, e 15 miliardi devono andare dritti dritti si in Sicilia, ma non per il Ponte sullo Stretto bensì per la conclamata emergenza idrica.

Caro asse Meloni-Schifani, vogliamo chiedere direttamente ai siciliani, rispettando davvero la democrazia, come vogliono che questi 15 miliardi vengano spesi: se in un Ponte sull’acqua o nel ritorno dell’acqua nelle proprie case?.”

Lo ha affermato in una nota il Senatore e Segretario di Presidenza e capogruppo M5S in commissione Politiche UE di Palazzo Madama Pietro Lorefice.