Il neo governatore della Sicilia Renato Schifani è stato ricevuto ad Arcore dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Fonti vicine a Schifani riferiscono di un incontro molto cordiale, protrattosi per circa due ore, nel corso del quale il neo presidente ha illustrato al leader di Forza Italia le linee guida cui intende ispirarsi nella sua azione di governo, ricevendone – sottolineano le stesse fonti – “pieno apprezzamento e condivisione”.
Pieno sostegno del governo nazionale al neo governatore
Il leader di Forza Italia ha assicurato al neo governatore una piena sinergia e un pieno sostegno del governo nazionale all’attività dell’esecutivo siciliano. Schifani e Berlusconi hanno inoltre concordato di tornare a incontrarsi periodicamente “nel solco di un consolidato rapporto di grande stima ed amicizia reciproca”.
La foto su Instagram
“Due ore trascorse insieme, piacevoli e ricche di spunti come sempre, dal mio presidente”, scrive sul suo profilo Instagram Schifani, postando la foto dell’incontro con Berlusconi.
Le priorità di Schifani
Tra le priorità del nuovo governo regionale che sarà guidato da Renato Schifani c’è il Ponte sullo Stretto. “Stavolta si farà”, dice il vincitore delle elezioni regionali siciliane in una intervista a L’Aria che tira, su La7. “Due governi regionali contigui lo vogliono, Sicilia e Calabria, lo vuole il governo nazionale, Matteo Salvini ne ha ribadito l’esigenza ed è un cavallo di battaglia del presidente Berlusconi che stava provando a realizzarlo ma è stato bloccato da Corrado Passera, nel governo Monti”. E “Giorgia Meloni mi risulta che sia convinta”, dice Schifani che ricorda come il progetto sia “cantierabile”, e “come l’appalto fosse già in corso. Poi è stato rescisso e c’è in corso un contenzioso”.
“Maggioranza coesa”
E in una intervista al TG2 Post: “abbiamo una maggioranza coesa con programmi realizzabili – dice Schifani, – Se non l’abbiamo fatto prima è stato a causa della mancanza di volontà politica e di convergenza all’interno del governo”. Un concetto che ribadisce anche al Corriere della Sera: “Il progetto c’è. E siamo tutti d’accordo”.
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