La comunità studentesca del Convitto nazionale Giovanni Falcone torna ad appellarsi al sindaco di Palermo Leoluca Orlando affinché la raccolta della spazzatura avvenga in modo differenziato, dando seguito al loro impegno nella divisione delle diverse frazioni di rifiuti all’interno della struttura scolastica.
I ragazzi hanno già provato a sollecitare gli uffici preposti e a scrivere allo stesso sindaco, ma non hanno mai ricevuto riscontro.
La raccolta dei rifiuti, inoltre, non sarebbe calendarizzata e i sacchi resterebbero nell’androne preposto per giorni imprecisati, per essere poi rimossi, in contemporanea, con uno stesso mezzo.
La missiva reca la firma dei rappresentanti d’istituto del liceo al momento in carica. La scuola, nell’ambito dei vari percorsi formativi, considera centrale il tema della difesa ambientale e la raccolta differenziata quotidiana è uno strumento concreto con cui i ragazzi si confrontano volentieri come contributo alla difesa dell’ambiente circostante, ma anche al decoro di un angolo di città in cui si specchiano le absidi normanne della cattedrale e la stessa struttura che ospita il Convitto, scrigno di opere d’arte.
La missiva indirizzata ad Orlando sottolinea la frustrazione degli studenti nel vedere vanificato il loro impegno quotidiano: “E’ un fatto purtroppo assodato – si legge – e per tutta la nostra comunità fonte di grande disagio, che i rifiuti non vengano regolarmente prelevati presso il nostro istituto causando ovvie problematiche dal punto di vista igienico-sanitario. Non ritiene- rivolgendosi direttamente al sindaco – che sia fonte di imbarazzo e di contraddizione, oltre che elemento diseducativo, il fatto che ogni giorno a scuola ci insegnino l’educazione civica, mentre, nel contempo, portiamo avanti campagne informative sull’importanza del riciclaggio dei materiali e sul “plastic free”, per poi assistere alla beffa e allo scempio di chi, davanti ai nostri occhi increduli, con mezzi di raccolta ordinari mette tutto insieme, mandando in fumo i nostri sforzi e all’aria i nostri sogni “proibiti” di un mondo migliore e sostenibile in cui si rispetti per davvero l’ambiente? Siamo oggi più che mai convinti che il “problema rifiuti” sia una fondamentale cartina di tornasole di una buona, cattiva o pessima amministrazione, pur nella consapevolezza delle difficoltà amministrative, logistiche, gestionali”.
In attesa che Orlando fornisca loro qualche spiegazione su cosa accade, gli studenti e il personale del Convitto continueranno a frazionare i rifiuti nelle diverse tipologie e a limitare l’uso della plastica.