“Fino al voto per le politiche niente nomine. In Sicilia succede anche questo: già perché il presidente della Regione forse si è confuso e ha scambiato le aziende partecipate per centri di collocamento per i trombati alle prossime politiche”. Così il M5S all’Ars definisce la scelta del governatore della Sicilia Nello Musumeci di nominare i vertici delle partecipate solo dopo il 4 marzo 2018 .
“È il secondo atto – dicono i parlamentari 5stelle – di uno spettacolo indecente, che va avanti dal 5 novembre. Dopo aver lasciato che si candidassero tre assessori Sgarbi, Ippolito e Lagalla, che prendono lauti stipendi ma sottraggono tempo ai problemi dei siciliani per la campagna elettorale, Musumeci avalla la paralisi della governance da elezioni. ll presidente della Regione è stato eletto 100 giorni fa e finora non è riuscito a portare a casa alcun risultato, a parte le dimissioni dell’assessore ai Rifiuti e gli starnazzi di Vittorio Sgarbi, che farebbe bene a occuparsi di Beni culturali in Sicilia invece di andare in giro a insultare chiunque e perdere tempo sui social”.