Scadono fra domani e venerdì i contratti di nove dei diciotto manager della sanità siciliana il cui rinnovo era stato bloccato da una legge regionale impugnata da Palazzo Chigi. Manager dimenticati fino ad oggi quando, finalmente, qualcosa si muove ma non senza polemiche.
Il governo pensa di trasformarli in commissari straordinari invece di rinnovare i contratti o nominare nuovi direttore generali. Ciò per evitare il rischio di polemiche per eventuali nomine fatte a quattro mesi dalle elezioni in pieno semestre bianco.
Ma al tempo stesso vorrebbe farli ruotare per evitare che un direttore generale diventi commissario nella medesima struttura dovee è stato ‘gestore’ ordinario.
Coinvolti da questo valzer sarebbero Lucio Ficarra dell’Asp di Agrigento, Giovanni Migliore del Civico di Palermo e di Gervasio Venuti dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello. Sempre a Palermo il valzer riguarderebbe Antonio Candela manager dell’Asp 6. A Catania toccherebber a Giulio Santonocito manager dell’ospedale Garibaldi, a Messina a Michele Vullo direttore generale del “Papardo” e Michele Sirna direttore generale dell’Asp di Messina. Infine in scadenza ci sono Maurizio Aricò manager dell’Asp di Ragusa e Salvatore Brugaletta direttore generale dell’Asp di Siracusa.
Ma questa rotazione, ancora solo ipotizzata, già non piace a nessuno. “Non si comprendono le ragioni di un cambio ai vertici delle aziende sanitarie attraverso la rotazione dei manager e la nomina degli stessi a commissari straordinari – dice il Presidente della Commissione Bilancio Vincenzo Vinciullo – mi pare di individuare una
manovra elettorale che deve essere evitata ad ogni costo. Il Cga sulla vicenda si è espresso chiaramente r di conseguenza aspico che il presidente della regione Crocetta e l’assessore Gucciardi non cedano davanti a desideri elettorali. Si proceda invece come indicato dal Cga”.
“La Sanità siciliana non può subire stop a causa di cambi inopportuni al vertice delle Aziende sanitare – sostiene Michele Cimino portavoce di Sicilia Futura all’Ars – . Quando questi, peraltro, interessano solo le Aziende di Agrigento e Ragusa, allora sembra evidente che si tratti solo di favori fatti a qualche partito politico per logiche elettorali. Il presidente Crocetta e l’assessore Gucciardi non si facciano tirare per la giacca e assicurino la
continuità amministrativa alla Sanità pubblica regionale in un momento in cui davanti ci sono sfide importanti”.
Commenta con Facebook