La seconda sezione del tribunale di Palermo ha condannato il manager Fausto Giacchetto a tre anni per reati fiscali (non avrebbe dichiarato i proventi di alcune attività, fondi che in alcuni casi provenivano dall’ente di formazione regionale Ciapi), a un anno e 10 mesi Giancarlo Ferrara e a un anno e 6 mesi Ornella Graziano, entrambi imprenditori accusati dell’emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Prescritti o assolti nel merito tutti gli altri imputati – accusati a vario titolo di corruzione, di reati fiscali e di violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti – del processo scaturito dal secondo filone dell’inchiesta sull’ente di formazione Ciapi. Giacchetto è stato già condannato a 8 anni per una maxitruffa all’Ue da 15 milioni di euro: avrebbe intascato soldi per l’ente di formazione per progetti mai realizzati.
Prescritte le posizioni del senatore di Forza Italia Francesco Scoma, dell’ex deputato regionale Fi Santi Formica, dell’ex parlamentare del Pdl all’Ars Salvino Caputo, dell’ex deputato regionale dell’Udc Nino Dina. Assolti gli ex consiglieri comunali di Palermo Salvatore Alotta e Gerlando Inzerillo, il sindaco di Santa Flavia (Pa) Salvatore Sanfilippo.
Prescrizioni e assoluzioni per le altre posizioni: l’ex presidente del Ciapi Francesco Riggio, degli ex dirigenti dell’ente Sandro Compagno e Carmelo Bellissimo, ma anche di Calogero Bongiorno, Massimiliano Sala, Armando Caggegi, Maurizio Pipitone, Antonina Di Salvo, Alfredo Flaccomio e Vicenzo Li Mandri.