- Sicilia al centro del mediterraneo ma infrastrutture preistoriche
- Il monito di Saverio Romano alla politica regionale
- Tutti pensano a elezioni e candidature, l’Isola rischia di perdere il treno dello sviluppo
Mentre la Sicilia è in campagna elettorale, in pochi pensano ormai al rilancio dell’Isola. È il monito che lancia Saverio Romano, leader di Cantiere popolare, che sottolinea come il Mediterraneo è destinato a diventare sempre di più una zona strategica del Paese “ma con infrastrutture preistoriche”. Il rischio è che la Sicilia possa perdere il treno he arriva da questa opportunità ma “Ars e governo regionale guardano il proprio ombelico”, dice Romano.
“Si parla di candidature e di transumanza dei deputati”.
Quello che mancherebbe è, secondo Romano, “una visione di futuro e un disegno per valorizzare la strategicità della nostra Isola. Dalla Sicilia passano le dorsali del digitale, dell’energia, del petrolio, del gas, delle comunicazioni. Servono infrastrutture materiali e immateriali adeguate”.
Sicilia al centro del Mediterraneo ma infrastutture preistoriche
‘L’importanza della Sicilia da un punto di vista politico, economico e strategico è destinata a crescere, non fosse altro che per la centralità del Mediterraneo nello scacchiere mondiale. Le dorsali dell’energia, del metano, degli idrocarburi, delle comunicazioni, del digitale, passano sotto e sopra la nostra Isola. Questo vuol dire che cresce il potenziale economico e l’importanza geopolitica della nostra terra che, ciononostante, ha un livello d’infrastrutturazione preistorico: dalle strade ai porti, dalle ferrovie ai collegamenti con le altre aree. Mi chiedo perché l’Assemblea e governo regionale non affrontano queste tematiche che rappresentano il futuro, con tutte le opportunità di crescita che possono derivarne.
Intanto la politica pensa alle candidature
Nonostante i problemi però la politica non guarda al futuro dell’economia ma al futuro degli schieramenti e delle alleanze in vista delle prossime elezioni regionali. “Il dibattito politico siciliano si limita ad argomenti quali le candidature – e non si capisce per fare cosa e per quali programmi – le alleanze e il passaggio di singoli deputati da un partito all’altro in vista delle prossime elezioni”, aggiunge Romano.
Ars ferma e immobile
“Manca in modo vistoso il ruolo di proposta legislativa dell’Assemblea regionale siciliana che da tempo non riesce nemmeno a fare in tempo una legge di bilancio e in maniera corretta: figurarsi se può affrontare questioni relative allo sviluppo strategico dell’Isola. E’ così difficile mettere all’ordine del giorno il tema delle piattaforme logistiche – porto hub e sistema viario – o quello della valorizzazione delle dorsali che permettono il passaggio d’informazioni e comunicazioni fondamentali per il Paese, arterie della vita digitale, oltre che l’approvvigionamento delle risorse energetiche?”.
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