“Siamo pronti per una lista di Noi Moderati alle Europee. Accolta con entusiasmo e pieno favore la deliberazione del consiglio nazionale del nostro partito che cosi ha deciso. Noi Moderati cresce nel paese cosi come si consolida altresì la domanda di un Centro politico che sia in grado di rafforzare il popolarismo nel parlamento europeo, in una fase economica e geopolitica che richiede responsabilità, equilibrio e lungimiranza.
La Sicilia, in tal senso, dara’ un importante contributo e i nostri dirigenti locali sono già all’opera nel territorio. Da forza di centrodestra non possiamo inoltre che auspicare una vera coesione della coalizione alle primarie amministrative, rafforzando l’apporto politico che Maurizio Lupi, Saverio Romano e gli altri parlamentari di Noi Moderati stanno fornendo al governo Meloni’. Cosi Massimo Dell’Utri coordinatore regionale di Noi Moderati, nel corso del vertice regionale al quale hanno partecipato, tra gli altri Antonello Antinoro componente del Direttivo e Ignazio Messina portavoce nazionale del partito.
“Arriveremo a Bruxelles, ma lo faremo con una campagna porta a porta: nelle fabbriche a parlare della nostra Industria 4.0, tra le associazioni a parlare di terzo settore, negli ospedali a discutere di Mes sanitario, tra le famiglie che hanno bisogno di un aumento dei salari con meno tasse sugli stipendi”.
Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in una intervista rilasciata a QN, sicuro che ci sarà il superamento dello sbarramento alle Europee e annunciando che si candiderà in tutte le circoscrizioni.
Renzi ha anche ricordato che, da segretario del Partito Democratico, “decisi di non candidarmi: ero premier, mi sembrava poco serio. Eppure ho preso il 40%. Elly credo si candiderà e vedremo come andrà. Quello di cui sono sicuro è che io farò un bel risultato candidandomi in tutti i collegi. Ci metto la faccia, vedremo chi avrà il coraggio di fare altrettanto”.
Per Renzi, “la destra sovranista di Meloni e Salvini non funziona: c’è meno sicurezza e ci sono più tasse. E non funziona la sinistra ideologica di Conte e Schlein“, mentre il centro “è la vera novità. L’unica speranza per la politica italiana ed europea”.
Spazio anche al caso di Ilaria Salis: “è detenuta in condizioni inumane: Meloni era forse troppo occupata a trattare l’ingresso del suo amico Orban nel gruppo dei conservatori e Tajani a fare campagna per FI per preoccuparsene?”.
Infine, sui trattori “Lollobrigida ha cercato di strumentalizzare la protesta. Ma gli agricoltori non sono sprovveduti. Si sono accorti che proprio il ministro ha reintrodotto l’Irpef agricola che il mio Governo aveva cancellato. Non è capace: fa il ministro solo perché è il cognato della Meloni. Prima torna a casa, meglio è”.