“Finalmente, dopo 30 anni, l’ecomostro di Sferracavallo sarà demolito”. Così in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle Claudia La Rocca che da anni segue l’annosa vicenda, arrivando a presentare un esposto in Procura a giugno scorso per chiedere l’urgente abbattimento della pericolosissima struttura e quali interessi avessero potuto impedire le procedure di demolizione. Adesso è arrivata la risposta all’interrogazione e, quindi, i documenti richiesti dalla parlamentare attraverso formale richiesta di accesso agli atti.
“Gli atti in questione – afferma La Rocca – chiariscono che l’immobile non rientra tra i beni demaniali trasferiti alla Regione e che lo stesso rimane, pertanto, nella titolarità e nella disponibilità dell’Autorità marittima. Inoltre, dal verbale di una riunione convocata dal dipartimento Ambiente dello scorso 27 aprile, si palesa la volontà dell’Amministrazione marittima nel procedere alla demolizione del manufatto e, vista la mancanza di risorse finanziarie per procedere, si è richiesto al Provveditorato interregionale opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria di ‘attivarsi per la redazione della documentazione tecnico-amministrativa occorrente ed all’espletamento delle successive procedure amministrative finalizzate alla demolizione dell’immobile”.
Adesso la portavoce del M5S assicura riflettori accesi: “ci sono voluti quasi 30 anni per arrivare alla conclusione che un edificio inutile, che deturpa il paesaggio e mette a rischio l’incolumità dei giovani e bambini che purtroppo continuano ad entrare nella struttura, malgrado le misure di sicurezza, debba essere abbattuto”. E conclude: “invierò una nota al Provveditorato per apprendere lo stato dell’arte, non ci stancheremo di denunciare finché l’ecomostro non sarà abbattuto e resto fiduciosa nel lieto fine di questa storia”.
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