Santi Palazzolo è uno dei migliori pasticceri del mondo. Trofeo Pavoni 2019 è uno dei membri dell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani. Una eccellenza Siciliana ed italiana, un artigiano ed un imprenditore che a partire dalla sua storia personale ha investito in questi anni riscuotendo successo ed offrendo lavoro a decine e decine di persone, non solo in Sicilia.
La crisi Covid 19 ed i provvedimenti successivi del governo lo hanno costretto a sospendere la produzione, a mandare in cassa integrazione tutti i dipendenti. E pure avendo uno dei laboratori più moderni, sicuri ed innovativi a Terrasini ha fermato tutto. Da solo con il figlio, senza collaboratori quindi, in queste ore prepara in laboratorio le sue colombe pasquali per provare l’avventura< della vendita online ma, sopratutto, “per non fermarsi del tutto, per provare a darsi da fare”.
Lo abbiamo incontrato Santi Palazzolo ed abbiamo raccolto il suo sfogo verso la classe dirigente di questo paese a suo dire “incompetente” che “sta gestendo con procedure ordinarie” e tanta burocrazia – ” una emergenza mondiale che non ha precedenti”.
Le sue parole tuonano come macigni per chi ha la sensibilità di raccogliere il punto di vista di un imprenditore con tutte le sue responsabilità: ” La situazione è tragica- dice Santi Palazzolo – e tutti la stiamo vivendo sulle nostre spalle. Se noi non moriremo di Coronavirus, moriremo di burocrazia. Perché è la burocrazia che ci sta mettendo nella fossa.
Non è ammissibile – prosegue il maestro pasticcere di Cinisi – che in un periodo di emergenza mondiale, non solo italiano, si applichino delle misure con procedure ordinarie. Non è assolutamente possibile, è un segno di inciviltà e di incompetenza.
Quello che rovina il paese è che abbiamo una classe politica incompetente. Mentre abbiamo cittadini, lavoratori, impiegati tra i migliori d’Europa, abbiamo una classe politica di incompetenti.
Sto cercando di mettere, se ci riusciamo, 60 persone in cassa integrazione. Ma quello che mi fa arrabbiare moltissimo è che ricevo decine di telefonate dai miei collaboratori con i quali ho un rapporto bellissimo e non so dare certezze, perché le prime certezze non riescono a darle nemmeno a me. E quindi come facciamo noi a dare un senso di fiducia a chi ha collaborato con noi per tanti anni?”
Proposte non ne ha il nostro maestro pasticcere e lamenta che non si sono fatte le mosse giuste sin dal principio: “Quando a fine gennaio è stata proclamata l’emergenza sanitaria, li avrebbero dovuto mettere persone competenti nei posti chiave e decidere quello che c’era da fare ed affrontare l’emergenza che si sapeva sarebbe arrivata.”
Santi Palazzolo non si arrende ed in questi giorni ha aderito alla campagna #iomangioebevosiciliano che prova a disegnare un modello di sviluppo diverso per la ripresa che prima o poi dovremo costruire tutti insieme.
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