Aumentare il coefficiente minimo per determinare il personale sanitario impiegato negli ospedali. È la richiesta del Nursind-Cgs rivolta all’assessorato regionale alla Salute, con l’obiettivo di rivedere e incrementare del 50 per cento il coefficiente rispetto a quello vigente per la figura infermieristica e del 40 per cento quello per Oss, ausiliari e figure tecniche.
“Il piano di fabbisogno del personale – spiega Salvo Calamia, coordinatore regionale Nursind – è lo strumento che individua in termini qualitativi e quantitativi le risorse umane necessarie per erogare le prestazioni. La determinazione del fabbisogno del personale è un processo complesso ma fondamentale che tiene conto di una serie di elementi determinanti per la corretta pianificazione, come i tempi di reclutamento, i vincoli finanziari, le attività che dovranno essere svolte”.
“L’attuale contesto – spiega il Nursind – impone di rivedere i numeri e le linee guida per migliorare i livelli di assistenza ed evitare possibili conseguenze come il demansionamento del personale e fenomeni di malpractice nelle aziende. Si tratta di situazioni oggettive che come sindacato abbiamo avuto modo di riscontrare quotidianamente in tutti i reparti dove la situazione pandemica in atto ha aggravato le criticità richiedendo di rivedere urgentemente le linee guida per la determinazione del personale in pianta organica”.