- Il governo Musumeci difende la norma tacciata di essere una sanatoria
- Cordaro “Governo non sarà mai favorevole a sanatorie in aree di inedificabilità assoluta”
- Sull’articolo 20 aggiunge “Atto di responsabilità verso i siciliani”
No del governo ad una sanatoria
“Il governo Musumeci non darà mai un parere favorevole a emendamenti che prevedano sanatorie edilizie in aree di inedificabilità assoluta. Lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo”. A sostenerlo è l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Toto Cordaro che spazza via, così, una parte della polemica sul ddl di riforma edilizia ormai alle battute finali all’Ars.
L’articolo approvato non è una sanatoria
In merito, invece, alle polemiche delle ultime ore sull’articolo 20 del disegno di legge di riordino dell’edilizia sulle edificazioni realizzate in aree a vincolo relativo, l’esponente del governo regionale conferma che si tratta di “un atto di grande responsabilità verso i cittadini siciliani e le istituzioni tutte”.
“La certezza del diritto, che in Sicilia manca sul punto da circa venti anni e che con questa norma noi ripristiniamo – aggiunge Cordaro – costituisce un principio fondante di ogni istituzione che intenda coniugare i valori della libertà e della giustizia, nel rispetto del principio di legalità”.
La difesa della norma sulle aree a vincolo non assoluto
L’assessore ribadisce che con l’articolo 20 “per gli immobili realizzati in aree sottoposte a vincolo assoluto resta esclusa qualsiasi possibilità di regolarizzazione”. Per quanto riguarda le costruzioni in aree di inedificabilità relativa, con la norma approvata “non deriva un favorevole automatismo circa ciò che è realizzato in difformità dalle norme urbanistiche vigenti, perché serve comunque un parere favorevole delle Autorità preposte al controllo (Soprintendenza, Genio civile o Corpo forestale della Regione Siciliana).Finalmente in Sicilia – conclude – c’è certezza del diritto e non sanatoria!”.
M5S: “Norma gravissima, chiederemo a Roma di impugnarla”
L’ultimo attacco era venuto dai 5 stelle: “La norma varata all’Ars è una sanatoria in piena regola e di quelle peggiori. Altro che esigenza di dare norme certe, qui si rischia di fare a pezzi il paesaggio e si pretende pure di avere battute le mani. Il governo Musumeci, quello degli inceneritori, si sta confermando come il nemico numero uno dell’ambiente. E quello che più dispiace è che lo fa anche con l’aiuto di chi fino qualche mese fa si spacciava per paladino del paesaggio. Noi comunque non ci arrendiamo, se la norma martedì avrà il via libera con il voto finale, ci rivolgeremo a Roma per farla impugnare, come è giusto che sia” avevano detto i deputati M5S all’Ars.
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