“Il Made in Italy è uno dei nostri brand e lo difendiamo. Le bistecche fatte a tavolino con il piccolo chimico, il vino senza uva o il formaggio senza latte, possono mangiarli i funzionari di Bruxelles“. Così si è espresso il leader della Lega Matteo Salvini, in visita a Palermo in attesa del nuovo round del processo “Open Arms” che lo vede coinvolto con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto d’atto d’ufficio.
Il frontman del Carroccio ha presenziato ad un incontro indetto a Palazzo Alliata, in via Bandiera, sul rapporto fra l’Europa e il Made in Italy. Un incontro fortemente voluto dall’eurodeputata Annalisa Tardino, a cui hanno presenziato tutti i vertici del partito. Nelle prime file anche qualche volto d’eccezione: fra questi, quello di Carolina Varchi. L’esponente di Fratelli d’Italia rappresenta uno dei nomi favoriti alla candidatura a sindaco di Palermo.
Salvini sulle prossime Amministrative: “Lavorerò per centrodestra unito”
Poco prima di presenziare alla conferenza stampa, fra una degustazione e un’altra, il leader della Lega ha parlato della prossima tornata elettorale a Palermo. Nella sua ultima visita nel capoluogo siciliano, Matteo Salvini aveva invitato i vertici regionali del centrodestra a formulare un nome per la futura candidatura entro Natale. Ma, per quanto la lista dei papabili si sia ridotta, non è stato ufficializzata una personalità in maniera univoca. A specifica domanda, il rappresentante del Carroccio ha così definito la situazione.
“Ci sono tante persone in gamba che si sono messe a disposizione. Siamo pronti anche per le primarie, per me si possono fare domani mattina“. Su un punto Matteo Salvini rimane irremovibile, quello dell’unità. “Lavorerò perché il centrodestra sia unito. Ci sono diverse personalità in grado di fare il sindaco di questa città meglio di Orlando se i palermitani sceglieranno il cambiamento. Tante persone sono all’altezza, se la politica riesce a fare sintesi rapidamente bene, altrimenti possono essere i cittadini a scegliere. Sicuramente il candidato sindaco di Palermo dovrà essere scelto qui, dai palermitani e non a Roma su altri tavoli”.
Sul made in Italy: “Bistecche con il piccolo chimico le mangino a Bruxelles”
L’argomento principe della conferenza stampa è quello del rapporto fra Europa e il Made in Italy. Le ultime direttive comunitarie sul risparmio alimentare non lasciano ben sperare. Fra i settori più colpiti vi è quello enologico. Un’area che in Sicilia, grazie ad alcune eccellenze, sta vivendo una seconda vita. Ed è proprio su questo aspetto che il leader della Lega si scaglia contro i palazzi UE.
“Quando diciamo prima l’Italia non è solo uno slogan e deve valere anche a tavola. Perché quello che mangiamo è salute oltre che lavoro. Le nuove regole dell’Ue mettono a rischio il futuro delle nostre eccellenze alimentari. Abbiamo respinto i primi assalti che volevano mettere fuori legge la dieta Mediterranea – ha aggiunto -. Ci sono multinazionali che pagano molto bene a Bruxelles qualche complice ma penso che la vinceremo questa battaglia. Non vorrei vedere il mio Paese distrutto da pale eoliche ogni venti metri al posto delle nostre coltivazioni e panelli solari al posto di aranceti, uliveti e campi di grano. Purtroppo a livello di Commissione europea c’è qualcuno che lavora per il nemico”, ha concluso.
“Lo Voi? a Roma per meriti professionali”
Lo sguardo del leader della Lega si rivolge poi al futuro prossimo, ovvero al prossimo rounde del processo “Open Arms”. Domani Matteo Salvini sarà impegnato in una nuova udienza, con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto d’atto d’ufficio.
Fra le domande poste all’esponente del Carroccio vi è quella della promozione a procuratore capo di Roma di Francesco Lo Voi. “Il procuratore Lo Voi, che in aula a Palermo ha sostenuto l’accusa nel processo Open Arms, è stato promosso procuratore capo di Roma ma sicuramente non c’è nessun nesso. È un percorso professionale meritato e chiunque dica il contrario mente sapendo di mentire”.
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