Slitta, probabilmente a venerdì, la trasmissione alla procura di Palermo degli atti dell’inchiesta sul ministro dell’Interno Matteo Salvini e sul capo di Gabinetto del Viminale Matteo Piantedosi accusati dai pm di Agrigento di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio in merito al trattenimento a bordo della Diciotti dei migranti soccorsi dalla Guardia Costiera.
La Procura del capoluogo, con eventuali richieste, dovrà inviare il fascicolo al tribunale dei ministri di Palermo.
Secondo indiscrezioni dietro il rinvio della trasmissione degli atti, inizialmente prevista per oggi, ci sarebbe l’esigenza di identificare e assicurare una tutela alle persone offese, cioè i migranti trattenuti, secondo i pm, illegalmente a bordo della Diciotti e nuove valutazioni tecnico-giuridiche che i magistrati agrigentini starebbero facendo.
Ricevuto il fascicolo, la Procura di Palermo, allegando eventuali richieste, come prevede la legge, manderà le carte ai colleghi del tribunale dei ministri che hanno 90 giorni per effettuare le indagini preliminari anche sulla scorta delle indicazioni dei pm. Al termine delle indagini, sentito il procuratore della Repubblica, i giudici possono o disporre l’archiviazione o andare avanti sollecitando i pm a chiedere l’autorizzazione a procedere al Senato.
Qualora la ottenessero il procedimento andrebbe al gup per l’udienza preliminare e in caso di rinvio a giudizio per il
processo.
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