Salvi tutti i 5 lavoratori dell’ex negozio Douglas del centro commerciale Conca d’Oro di Palermo. La Uiltucs comunica di avere siglato l’accordo con la nuova società che ha acquisito l’azienda e che riaprirà la prossima settimana assumendo gli ex dipendenti alle medesime condizioni contrattuali. Resta però aperta la vertenza che riguarda gli altri negozi di cosmetici. “I punti vendita che rimarranno aperti sono quelli del centro commerciale Forum, La Torre, Belmonte Roccaforte e Poseidon a Carini“.
Quattro i punti vendita in chiusura, per un totale di 13 dipendenti in esubero a Palermo e 34 a livello regionale. “La crisi delle profumerie Douglas – spiega Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia – riguarda 128 punti vendita in tutta Italia. Quello del Conca d’Oro è riuscito a passare nelle mani di una nuova azienda riuscendo a salvarsi. Stiamo provando a trovare misure conservative per i lavoratori ma al momento l’unica opportunità per i lavoratori è l’esodo incentivato che non è certamente una soluzione lavorativa ma un importo che garantisce ai lavoratori un sostentamento nel breve periodo.
La società Carlotta Srl che ha acquisito il negozio del Conca d’Oro, ad esempio, si è impegnata a prevedere la ricollocazione di altri lavoratori del bacino se dovesse esserci la possibilità ma parliamo di un solo negozio e di possibilità remote. Purtroppo in Sicilia – prosegue Flauto – è difficile affrontare queste vertenze nazionali perché le politiche attive non funzionano e trovare un posto di lavoro regolare è una utopia.
Abbiamo più volte chiesto alle Istituzioni di costituire un bacino in cui collocare i lavoratori delle aziende del commercio che chiudono per favorire la loro riassunzione presso le aziende che fanno sviluppo sul nostro territorio ma invano, e centinaia di lavoratori con professionalità acquisite sono rimasti senza un paracadute. Al momento ci sono altri punti vendita prossimi alla chiusura – spiega ancora Flauto – come quello del Forum di Palermo a dicembre dove dei due negozi resterà aperto solo quello a insegna Douglas, e quello di Messina a gennaio.
I lavoratori dei punti vendita già chiusi invece sono coperti dalla cassa integrazione fino a novembre, pagata al 100 per cento dall’azienda grazie a un accordo con i sindacati. Ci chiediamo cosa succederà a novembre quando non ci sarà più l’ammortizzatore sociale. Adesso continueremo a batterci e cercare soluzioni per provare a garantire i livelli occupazionali, ma serve il coinvolgimento di tutte le istituzioni perché in Sicilia la situazione è molto più complessa che in altre regioni”.