E’ iniziata oggi una due giorni a Palermo per cercare di trovare metodi efficaci comuni per contrastare le malattie trasmesse dagli animali agli uomini.
Il comitato permanente della rete mediterranea per la sanità animale oggi e domani saranno all’hotel Splendid la Torre alla presenza dei capi degli uffici veterinari di 13 paesi dell’area mediterranea per trovare un rimedio comune agli agenti patogeni emergenti che arrivano dal continente africano e per elaborare gli stessi protocolli e linee guida per tutti nostri ricercatori.
“Si sta discutendo delle nuove malattie legate al cambiamento climatico – afferma Cristina Casalone, responsabile scientifico dell’ufficio per la cooperazione internazionale mediterranea – e alla stretta relazione tra salute animale e dell’uomo con un attenzione particolare alla lotta alle principali malattie transfrontaliere”.
L’evento è ospitato nel capoluogo siciliano per dare la possibilità di far conoscere alla rete dei capi degli uffici veterinari del mediterraneo la sede dello Stor-Remesa di Palermo, l’ufficio tecnico scientifico della rete della salute animale che dal 2009 coordina le massime autorità di Sanità Pubblica Veterinaria di 13 paesi dell’area Mediterranea, Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Mauritania, Tunisia, Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Malta, Cipro e di altri 2 paesi del Medio Oriente, Giordania e Libano.
“Un evento importante di condivisione e cooperazione internazionale – dice Salvatore Seminara, direttore amministrativo di Remesa – con l’obiettivo di analizzare le politiche sanitarie già esistenti e di discutere sull’adozione di nuove misure per fronteggiare le emergenze in ambito sanitario”.
In tema di animali e salute dell’uomo, qualche giorno fa vi abbiamo raccontato dei cinghiali alle porte di Siracusa che preoccupano anche per quanto riguarda la salute. A documentarlo è una foto pubblicata sui social dall’ex assessore comunale di Siracusa, Fabio Moschella che lancia l’allarme. “Potrebbe essere un bel problema se non si interviene presto” spiega Moschella. Uno degli esemplari è stato avvistato in contrada Pantanelli, zona periferica a sud di Siracusa dove vi è molta campagna ma anche degli insediamenti commerciali.
Il mese scorso la Coldiretti, preoccupata per le conseguenze per gli allevamenti zootecnici, aveva proposto un piano per abbatterli. In effetti, dei cinghiali avevano attaccato ed ucciso dei vitelli a Tusa, nel Messinese.
Nei mesi scorsi, avvistamenti di cinghiali sono avvenuti in pieno centro storico a Castellammare del Golfo, nel Trapanese. L’ultimo è stato immortalato da alcuni passanti addirittura alla cala marina, praticamente il luogo di maggior richiamo e ritrovo della cittadina.
E’ da almeno un paio di anni che ci sono questi avvistamenti. Una situazione allarmante anche perché i cinghiali sono stati visti camminare in branco ed è in quel momento che potenzialmente possono essere pericolosi. Ci sono sempre uno o due adulti con al seguito la cucciolata. La situazione appare sempre più difficoltosa e l’impressione è che questi animali si spingano sempre di più nelle aree più abitate.