In vista dell’edizione 2019 di “Spiagge e Fondali Puliti” Legambiente avvia le attività della “beach litter”, esperienza unica al mondo di “citizen science” per monitorare il problema dei rifiuti in mare e proporre soluzioni attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini. “La raccolta di dati sui rifiuti che si rinvengono in spiaggia – affermano da Legambiente Sicilia – è molto importante perché consente di acquisire informazioni su quantità, trend e fonti di quella quota di rifiuti marini immediatamente visibile a tutti noi, al contrario di quanto galleggia sulla superficie del Mediterraneo o si trova sui suoi fondali. Capire cosa deturpa le nostre spiagge serve anche ad agire sulle nostre abitudini di consumo e sui nostri comportamenti, perché la soluzione parte proprio da qui”.
L’obiettivo che Legambiente si pone è di unire le forze per dimostrare che le soluzioni per prevenire il problema dei rifiuti in mare ci sono e riguardano la minore produzione, la buona gestione dei rifiuti a terra e l’economia circolare. Altro scopo è di insistere affinché le persone siano più consapevoli che possono fare molto per la salute del mare.
In Sicilia sono diversi i circoli di Legambiente che si sono mobilitati organizzando iniziative in collaborazione con le amministrazioni locali e soprattutto con il mondo della scuola. Le attività di monitoraggio sono infatti iniziate oggi in provincia di Palermo, dove il circolo legambientino di Bagheria ha svolto il monitoraggio a Sant’Elia e Porticello. Ad Agrigento il monitoraggio dei rifiuti portati dal mare sarà sulla spiaggia di Maddalusa a San Leone a cura di alcuni studenti. Collaboreranno con gli attivisti del circolo Rabat gli operatori e i volontari del Servizio Civile delle riserve naturali “Macalube di Aragona” e “Grotta di Sant’Angelo Muxaro”. A Palermo le attività organizzate dai vari circoli prevedono “beach litter” a Vergine Maria, Barcarello, Romagnolo. A Messina Legambiente sarà sulla spiaggia di Faro, di Mortelle e di Barcellona Pozzo di Gotto.