Torneranno a protestare lunedì alle 10 riunendosi in Assemblea nei locali della Direzione dell’ospedale Villa Sofia Cervello i 40 fra coadiutori amministrativi e operatori tecnici informatici precari che dovevano essere stabilizzati con contratti alla firma il 13 e 14 dicembre. In quella occasione, assistiti dalla Fials, chiederanno al direttore generale Gervasio Venuti di consegnare loro i contratti di lavoro firmati in data 13 e 14 dicembre minacciando, diversamente, la presentazione di denunce all’autorità competente.
La vicenda appare quantomeno anomala e ieri la situazione ha rischiato di degenerare tanto che in direzione è stato necessario l’intervento dei Carabinieri chiamati sia dalla direzione sanitaria che dagli stessi lavoratori.
I 40 lavoratori in questione fanno parte di un gruppo di 120 precari 90 dei quali dovevano essere stabilizzati entro il 2016. sono inseriti nel piano triennale delle assunzioni e sono indispensabili all’azienda. In pratica si tratta degli operatori che fanno sportello per ticket, ricoveri e tutti gli adempimenti del genere.
In base al programma di stabilizzazioni erano stati convocati in due gruppi il 13 e 14 dicembre per firmare i contratti ma in nessuna delle due date hanno trovato il Direttore generale a controfirmare i contratti per parte aziendale. nonostante ciò i lavoratori hanno firmato i contratti per disposizione del direttore e sono stati invitati a tornare il 16 per ritirare le loro copie.
Ieri, però, Venuti avrebbe fatto sapere di non avere intenzione di procedere alla firma dei contratti in base ad una nuova circolare dell’assessorato per la Salute emanata proprio in data 16 e che dovrà essere approfondita.
“Venuti non può comportarsi così – tuona Enzo Munafò, segretario della Fials -i contratti portano data 13 e 14 non possono essere inficiati da circolari successive. Non vorremmo che il ritardo sia dovuto alla ricerca di scuse per non firmare atti dovuti per motivi del tutto incomprensibili”.
La mancata firma comporterà la scadenza dei contratti e l’azienda sarà costretta a una nuova proroga ma intanto fra i lavoratori cresce la tensione.
Nel mentre, dalla direzione dell’ospedale fanno sapere che il direttore generale non ha proceduto dalla firma dei contratti, già firmati dai lavoratori, perché la circolare dell’assessorato, inviata a tutte le aziende ospedaliere e sanitarie, impone un momento di approfondimento. La volontà dell’azienda di procedere – aggiungono – c’era tutta, come dimostra la delibera del 7 dicembre che ufficializzava la stabilizzazione”.