Stato di agitazione dei dipendenti dell’azienda Gh che si occupa dei servizi handling allo scalo Falcone Borsellino. A proclamarlo l’organizzazione sindacale Legea aderente alla Cisal per le mancate risposte dell’azienda sui carichi di lavoro, i mezzi in dotazione di Gh, i turni di lavoro.
“Era prevista per il 26 luglio un nuovo incontro per affrontare i temi al centro della trattativa – dicono i sindacati – l’azienda più volte contattata via mail, via pec, e risultata essere assente al tavolo trattative dell’incontro programmato. Abbiamo proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale inforza a Gh Palermo”.
Sciopero dei lavoratori di Spazio Conad al Conca d’Oro, in 40 rischiano licenziamento
Sciopero pochi giorni fa dei lavoratori del supermercato Spazio Conad al Conca d’oro di Palermo, proclamato per mercoledì 24 luglio, per protestate contro il licenziamento collettivo. Un calvario che dura da anni e che vive un’altro momento difficile per lavoratori che speravano di aver trovato stabilità.
La comunicazione da parte dell’azienda è partita lo scorso maggio e con essa iniziano le procedure di licenziamento collettivo per i dipendenti dello Spazio Conad ex Auchan che da via Ugo la Malfa si erano spostati al Conca d’oro cambiando, negli anni, diverse società e due insegne. Si tratta, infatti, del supermercato originariamente di via Ugo La Malfa a Palermo. Le trattative con l’azienda, continuate in queste giorni, non sono andate a buon fine.
L’addio di Auchan e i cambi di insegna
Tutto inizia con l’addio di Auchan. Il supermercato e i suoi dipendenti erano transitati sotto la nuova insegna Margherita Conad al Conca d’oro. Si trattò solo del primo passaggio. Poi il market passò a Pianeta Cospea e infine al gruppo Abbate, Conad Ipermercati,ma sempre restando Conad.
Quaranta lavoratori a rischio su 127
Il gruppo titolare del market ha mandato comunicazione di avvio della procedura di licenziamento collettivo dichiarando un esubero di 40 unità di personale su 127 addetti. Di fatto negli ultimi cinque o sei anni non c’è pace per questi lavoratori. Una riduzione che si rende necessaria, ha scritto la Abbate Ipermercati ai sindacati, per l’insostenibilità dei costi.
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