A poche ore dell’avvio dei saldi invernali, monitorando la situazione di un campione rappresentativo dei suoi iscritti, Confimprese Sicilia ha elaborato la prima stima, ed una proiezione sul risultato finale della giornata.
Il dato nazionale, in questo momento, vede una crescita di circa il 15,5% rispetto alla stessa ora (mezzogiorno) del primo giorno dei saldi 2023, ma si presume che questo margine si ridurrà a fine giornata e potrebbe addirittura finire in negativo.
Questo avviene perché in alcune realtà si registrano degli exploit considerevoli che, vista l’ora, incidono pesantemente sul risultato complessivo.
La Sicilia non si distacca dal dato Nazionale. La situazione si replica esattamente con una differenza di pochi decimali, 15,2% di crescita, e potrebbero confermarsi le stime al ribasso nel prosieguo della giornata.
Il commento del coordinatore regionale di Confimprese
Per il coordinatore regionale di Confimprese Sicilia Giovanni Felice, l’avvio dei saldi nel suo complesso è positivo ma successivamente si teme un trend al ribasso. “Speriamo si mantenga il trend attuale – dice Felice – ma aspettiamo stasera per saperne di più e fare un bilancio della prima giornata. Gli ingenti cali che ci sono stati precedentemente nelle vendite durante la stagione ordinaria in alcuni settori, come l’abbigliamento e le calzature lasciavano sperare nell’ auspicato rimbalzo, grazie anche all’aumento del potere d’acquisto secondo l’Istat. A questo va aggiunto che il periodo festivo non ha permesso di recuperare i mancati incassi anche a causa delle vendite in sconto fatte soprattutto dai colossi del commercio on line. Ora invece stiamo assistendo ad un avvio dei saldi boom”.
Saldi invernali, ne approfitterà solo un palermitano su 4
Scattati i saldi invernali anche in Sicilia e secondo Federconsumatori soltanto il 27% delle famiglie palermitane approfitteranno degli sconti. Questo significa che si prevede un calo degli affari e una spesa al lumicino, per i commercianti venti di crisi sempre più profondi. “Dai dati Istat sull’indice di fiducia dei consumatori – dicono dall’associazione – si evince che è aumentato, per il secondo mese consecutivo, e si è riportato al livello del mese di luglio 2023. Da 103,6 a 106,7. Eppure le previsioni per l’andamento delle vendite per gli imminenti saldi non preludono grandi numeri”.
Secondo Pino Lo Bello, presidente di Federconsumatori Palermo, a determinare il calo delle vendite per questi saldi invernali sono le numerose promozioni che si sono susseguite. “In particolare modo – sostiene – il Black Friday, ormai divenute abituali nel periodo pre-natalizio. Le famiglie ne hanno ampiamente approfittato, specialmente per i regali di Natale. Oltretutto, il cambiamento climatico, che ha determinato temperature sopra la media e non proprio invernali, continua a non aiutare a spingere al rialzo le vendite dei capi invernali”.
La crisi delle famiglie
Inoltre, le difficoltà continuano ad attanagliare tantissime famiglie, soprattutto in previsione dei rincari che arriveranno nel 2024, stimati pari a 1.011,26 euro a famiglia. “Eppure, nonostante difficoltà e i prezzi di molti prodotti che sono lievitati, i palermitani non hanno rinunciato ai regali di Natale, in particolar modo quelli dedicati ai bambini – continua Lillo Vizzini di Federconsumatori -. Le nostre proiezioni sull’andamento dei saldi invernali prevedono una spesa a famiglia mediamente di 169,70 euro. Solo il 27% delle famiglie di Palermo e provincia faranno acquisti per questi saldi. A Palermo saranno 70.269 famiglie, con una spesa di 11,9 milioni di euro, mentre nell’intera provincia le famiglie saranno 121.856, con un giro di affari di 20,6 milioni di euro”.
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