Ancora una prima esecuzione italiana, domani al Teatro Massimo di Palermo alle 17.30, per la rassegna “Nuove musiche”. Questa volta a essere eseguita in Sala Stemmi è Rushes di Michael Gordon per ensemble di fagotti.
Nato dalla richiesta del New Music Bassoon Fund, Rushes viene a colmare il vuoto all’interno della produzione di musica contemporanea per fagotto: Gordon si definisce infatti “un po’ un Magellano” per essersi spinto in un territorio quasi del tutto inesplorato.
A proposito di Rushes, Gordon ricorda la prima volta che si è accostato a un fagotto: come l’intero strumento sembrasse ronzare mentre emetteva la sua nota più bassa, un si bemolle, come tra i tasti si snodassero complessi percorsi che evocavano il tracciato della metropolitana di New York, ma soprattutto il suono del fagotto, definito primordiale, intenso e luttuoso.
“La partitura – scrive Gordon – con decine di migliaia di note, sembra un po’ un disegno di Escher o una lunghissima opera da telaio. Nel giugno 2012, a Edisto Island, in South Carolina, ho incontrato i sette fagottisti dell’appena costituito Rushes Ensemble. Mentre provavamo, pensavo che il pezzo era diventato un fiume denso che si apriva la strada tra le paludi e le canne che ci circondavano”. A eseguirla domani sarà l’ensemble di fagotti del Teatro Massimo: Aldo Terzo, Giuseppe Davì, Cristoforo Caradonna, Sandra Contin, Maurizio Barigione, Giuseppe Barberi, Massimiliano Galasso.
Nel corso di oltre trent’anni Michael Gordon ha prodotto un catalogo di musiche che spaziano da brani di grandi dimensioni per organici orchestrali a lavori caleidoscopici per gruppi di strumenti identici. Quest’anno, oltre a Road Trip for the Bang on a Can All-Stars, composto con David Lang e Julia Wolfe, vedrà un nuovo arrangiamento della sua opera Acquanetta, presentato al Prototype Festival di New York; un nuovo lavoro orchestrale per il Miami City Ballet, con coreografia di Brian Brooks; e la prima esecuzione tedesca del suo concerto per pianoforte The Unchanging Sea, eseguito dalla MDR Symphony Orchestra a Berlino con il pianista Tomoko Mukaiyama.
La rassegna “Nuove Musiche” si concluderà con un grande omaggio a Salvatore Sciarrino, palermitano, uno dei protagonisti del panorama musicale contemporaneo internazionale, in occasione dei suoi settant’anni, a partire dalla prima rappresentazione italiana dell’opera Superflumina (il 3 e il 4 novembre) cui si affiancano altre manifestazioni: l’integrale delle sue composizioni per flauto (1 novembre), che comprende anche gli ultimi brani per lo strumento scritti dal compositore, affidata a Matteo Cesari e Manuel Zurria ed eseguita spostandosi in tutte le sale del Teatro Massimo; il 2 novembre la lectio magistralis di Salvatore Sciarrino, introdotta da Pietro Misuraca; l’esecuzione di La bocca, i piedi, il suono (4 novembre) per 4 sax solisti e un ensemble di 100 sax “migranti”, dai sorprendenti effetti spaziali e sonori.
Commenta con Facebook