Ruggero Razza torna sulla poltrona di assessore regionale alla sanità. Il presidente della regione Nello Musumeci ha firmato la nomina dopo settimane di tira e molla.
Appena ieri anche i sindacati avevano lanciato un appello a gran voce il ritorno di Ruggero Razza sulla poltrona di assessore regionale alla sanità. Lo avevano fatto con un documento congiunto firmato da Cisl Medici, Uil Funzione Pubblica, Anaao Assomed e Aaroi Emac. Un appello al quale manca solo la firma della Cgil di categoria
In questa delicata fase è indispensabile il confronto con un assessore a tempo pieno scrivono le segreterie regionali dei 4 sindacati in un documento congiunto
Serva stabilità e continuità nell’applicazione dei protocolli già parzialmente condivisi e dei percorsi per uscire dalla fase pandemica e lo si deve fare “restituendo alla concertazione un interlocutore di cui, pur nelle divergenze talora verificatesi, ma sempre nel massimo rispetto dei ruoli, abbiamo apprezzato apertura al dialogo con le Parti Sociali e Visione progettuale”.
Per i sindacati è il momento di riorganizzare la sanità e programmare l’espansione approfittando dell’allentamento della pressione pandemica e delle risorse che stanno arrivando e bisogna farlo con chi ha guidato il percorso verso questo risultato.
Lui, Ruggero Razza, fino a ieri sera prendeva tempo e dava per infondate le voci di un suo rientro in giunta già da domani. Ma ogni giorno che passa la possibilità si faceva sempre più concreta, la nomina sempre più vicina e certa. E alla fine così è stato con un colpo di mano, forse anche forzando un po’, da parte del governatore.
In quel posto Razza lo vuole senza indugio Musumeci, lo accettano anche gli alleati, chi più chi meno ma nessuno si oppone, blande anche le opposizioni senza considerare che Razza in sella significa anche rinnovata capacità di mediazione e l’avvio del percorso verso il rinnovo della Regione, percorso che parte comunque l’11 e 12 giugno con Musumeci candidato che vorrebbe Razza a fianco non solo dietro le quinte.
“In queste settimane di interim – ha detto Musumeci – ho potuto toccare da vicino la qualità degli operatori della sanità siciliana, la loro abnegazione e l’impegno da tutti profuso nel corso di questi lunghi mesi di pandemia. Non mi hanno meravigliato gli appelli rivolti da molti operatori e rappresentanze sindacali, certamente non tacciabili di vicinanza con il nostro governo, che hanno chiesto di riprendere il percorso amministrativo avviato con l’assessore. Dal primo momento ho detto che le indagini giudiziarie e le responsabilità politiche devono essere separate, nel pieno rispetto per il lavoro della magistratura e dei princìpi che regolano la nostra vita democratica. Per questo ho insistito con Ruggero Razza affinché potesse riprendere il ruolo che gli avevo assegnato nel novembre del 2017. Ho fiducia che questa scelta possa contribuire positivamente a concludere un percorso amministrativo avviato in questi anni con i risultati che tutti conoscono”.