Continua l’azione del Comune di Palermo per lenire gli effetti dell’emergenza al cimitero dei Rotoli. Dopo le polemiche scaturite dagli ultimi numeri forniti sulle bare a deposito e sul caso che ha riguardato Palazzo Barone, nella giornata odierna sono ripartiti i trasferimenti dei feretri destinati a tumulazione verso il cimitero di Sant’Orsola.
Un’azione condotta già in passato dalle agenzie funebri aderenti alla Feniof, di concerto con l’Amministrazione Comunale. Saranno settanta i feretri trasportati complessivamente in questa fase due. Un momento critico sul fronte delle salme a deposito, in particolare per l’impossibilità di rintracciare posti nei campi d’inumazione. Secondo gli ultimi numeri ufficiali, sono 897 le salme in attesa di una degna sepoltura. Alcune di queste però “riposano” in un modo poco cristiano. Ovvero, giacciono sull’asfalto delle tensostrutture realizzate nei viali del camposanto di lungomare Cristoforo Colombo. Ciò in numero crescente rispetto a quanto visto nelle ultime settimane.
Verranno trasferite 70 salme
I trasferimenti in questione rappresentano una sorta di fase due del piano avviato dall’Amministrazione, di concerto con le aziende aderenti alla Feniof, la sigla sindacale che ha sottoscritto la convenzione con il Comune. Nella giornata odierna, gli operatori delle onoranze funebri hanno portato a termine il trasporto delle prime dieci salme in direzione Sant’Orsola. In totale, saranno 70 i feretri destinati alla tumulazione nel camposanto di via Parlavecchio.
Fatto reso possibile dal completamento dell’iter burocratico da parte delle famiglie dei defunti, le quali hanno completato l’iter burocratico e hanno versato la quota di 800 euro per consentire l’espletamento delle pratiche di sepoltura. Un lavoro, quello intrapreso fra il Comune e le onoranze funebri, che ha consentito di diminuire le bare a deposito ai Rotoli in attesa di un posto per tumulazione. In precedenza, sono state 243 le salme trasferite sia con mezzi comunali, che con quelli delle agenzie funebri.
Rotoli, aumentano le salme a terra
Se, sul fronte delle tumulazioni, l’Amministrazione ha fatto qualche passo in avanti, l’emergenza salme al cimitero dei Rotoli rimane. Ciò per effetto delle bare che rimangono dei depositi in attesa di un posto nei campi d’inumazione, al momento non disponibile. Secondo quanto ha riferito l’assessore ai Servizi Cimiteriali Antonino Sala, nell’ultima seduta di Consiglio Comunale sul tema cimiteri, sono 897 le salme in attesa di una degna sepoltura. Di queste, ben 631 sono destinate a questa tipologia di sepoltura, la più economica e quella con il minore impatto ambientale. A ciò si uniscono le difficoltà relative alle cremazioni, con il forno del camposanto dei Rotoli non funzionante da due anni. L’ultima volta che fu acceso era il lontano 17 marzo 2020.
Così, i trasferimenti delle bare destinate alle tumulazioni rischiano di non essere sufficienti. Fatto che sta determinando un aumento delle salme a deposito, alcune delle quali vengono poste a terra per mancanza di disponibilità dei ferri innocenti. Ma se nei mesi scorsi tale fenomeno era calato proprio per gli interventi voluti dal Comune, oggi si sta ripresentando. In particolare nelle tensostrutture, dove le salme sono disposte sull’asfalto su due file. Tante le bare posizionate sul posto fra dicembre 2021 e gennaio 2022, ma ci sono anche eccezioni peculiari. Come alcuni feretri a deposito da agosto 2020. Un anno e mezzo di attesa per avere una degna sepoltura. Anche questi sono gli effetti di un’emergenza infinita alla quale, ad oggi, non sembra esserci soluzioni ma soltanto palliativi.
Commenta con Facebook