Entro diciotto mesi, la città di Palermo avrà un nuovo forno crematorio. Sono stati consegnati i lavori per avviare il cantiere della nuova struttura da realizzare all’interno del cimitero dei Rotoli. Presente questa mattina nella struttura di Vergine Maria l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Palermo Salvatore Orlando.
A realizzare i lavori sarà l’impresa Chiofalo Costruzioni s.r.l. di San Filippo del Mela (ME). Gli interventi veri e propri dovrebbero costare circa 3,7 milioni di euro. Di questi, 2 milioni andranno alla realizzazione delle strutture murarie (1,2 milioni per le opere edili, 350.000 euro per l’impianto di cremazione, 365.000 per il costo di manodpera e 77.000 euro per oneri di sicurezza). La restante quota parte, circa 1,7 milioni di euro, saranno necessari a coprire imprevisti, arredi, IVA ed oneri vari.
“Si tratta di un ulteriore passo in avanti sul fronte infrastrutturale – commenta l’assessore ai Servizi Cimiteriali Salvatore Orlando -. L’edificio sorgerà alle spalle del forno crematorio rientrato in funzione ad agosto 2023. Un impianto che ha dato un grande aiuto alla risoluzione dell’emergenza cimiteriale. Siamo oggi qui a consegnare i lavori per il nuovo forno crematorio. Un risultato atteso da troppi anni. Ricordo che la prima volta fu inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2015-17. Un successo da ascrivere a questa Amministrazione e in particolare alla Struttura Commissariale, fondamentale nel reperire le ulteriori somme necessarie e nel portare avanti l’opera”. Le opere saranno infatti finanziate in parte con i fondi dell’avanzo vincolato e, per la restante porzione, con le risorse di cui è dotata la struttura commissariale diretta dal sindaco Roberto Lagalla e dall’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando.
Con riguardo all’opera, si tratto di “un progetto molto avanzato – sottolinea Salvatore Orlando -. Avrà due linee. Inizieremo con dieci cremazioni al giorno. Ci sarà una sala del commiato. Saranno utilizzate nuove tecnologie, con un abbattimento delle barriere architettoniche. Credo che sia quello che la città di Palermo e la Sicilia Occidentale aspettavano da anni. Saranno necessari diciotto mesi di lavorare. Speriamo, come già avvenuto in precedenza, di rispettare i tempi previsti”.
A realizzare il progetto sono stati la società di Ingegneria Studio TI S.r.L. di Rimini e l’azienda Cooprogetti, con sede legale a Gubbio. L’ultima relazione tecnica sull’opera risale allo scorso 30 maggio. Documento nel quale si afferma che il nuovo impianto sarà realizzato, come sopra ricordato, accanto a quello esistente presso il cimitero dei Rotoli, in un’area al momento destinata al parcheggio ed attorniata da alcune aiuole. I due plessi saranno collegati da un corridoio rialzato e da una strada d’accesso comune. L’esigenza di un nuovo impianto nasce dal fatto che, come ricordato nella relazione, il vecchio forno crematorio risale ad un “progetto di almeno 20 ani addietro e trasformato solo nella parte impiantistica pochi anni fa”. Struttura che, i tecnici, definiscono carente sotto l’aspetto impiantistico ed architettonico.
La nuova struttura sarà realizzata in un’area da 300 metri quadri e prevederà al suo interno, “oltre al grande vano tecnico al piano terra ospitante la linea di cremazione (con la predisposizione della seconda), una sala del commiato al piano primo. Questi spazi saranno affiancati da appositi servizi e spogliatoi per gli operatori oltre ai servizi per gli utenti, vani accessori necessari al corretto funzionamento dell’attività, il tutto progettato in modo da consentire l’accesso anche a persone diversamente abili. Ci si pone l’obiettivo di integrare il più possibile gli elementi volumetrici con la parte esistente del cimitero”.
L’obiettivo appare chiaro, ovvero far fronte “alla crescente domanda di cremazioni e alla mancanza di aree per la realizzazione di nuove sepolture e campi d’inumazione, che ne rendono necessario il potenziamento numerico, l’ottimizzazione dei tempi di cremazione, nell’ottica di un contenimento del consumo energetico e delle immissioni nell’atmosfera”. Un impianto a basso impatto ambientale, così come previsto dalle recenti normative di settore, che si integrerà a livello architettonico anche con il territorio circostante. Il progetto infatti “prevede l’utilizzo delle più recenti tecnologie, in grado di contenere i consumi e le emissioni in atmosfera adempiendo al rigoroso rispetto delle normative di riferimento. Il nuovo edificio nasce per garantire una linea di cremazione con totale assenza di odori e lamassima silenziosità durante il funzionamento. Il progetto prevede quindi la realizzazione di un impianto di cremazione destinato a soddisfare larichiesta e che risponda alle priorità sopra riportate”.