- Emergenza sepolture a Palermo, sono 806 le bare accatastate al cimitero dei Rotoli
- A fornire il dato è l’assessore Toni Costumati
- L’intervista per comprendere quali soluzioni sta approntando il Comune di Palermo
Continua l’emergenza bare accatastate al cimitero dei Rotoli di Palermo, dove da oltre un anno, ormai, non c’è più spazio per nuove sepolture. Oltre 800 i feretri in attesa di seppellimento. La indecorosa situazione del camposanto, balzato agli onori delle cronache, anche nazionali, più volte, (ieri se ne è occupata la trasmissione “Mi Manda Rai Tre”), non solo determinano lo sdegno dell’opinione pubblica, ma soprattutto non fanno altre che acuire il dolore dei familiari dei deceduti che aspettano, speranzosi, che la situazione emergenziale possa risolversi al più presto per dare degna sepoltura ai loro cari.
Ne abbiamo parlato con Toni Costumati, dal 22 marzo scorso assessore della giunta Orlando, con delega anche ai cimiteri cittadini.
Costumati espone lo stato dell’arte riguardo a quanto fatto finora, in particolare dalla Task Force guidata dal Sindaco e coordinata dal Capo di Gabinetto del Sindaco con il supporto anche dal Capo area del settore Patrimonio “senza entrare nel merito delle ragioni che hanno portato alla incresciosa e mortificante situazione che, ancora oggi, affligge la comunità cittadina”.
Innanzitutto, quanti sono i feretri in attesa di sepoltura?
“Le bare, alla data odierna, a deposito sono 806 e sono dislocate tra i vari siti del cimitero monumentale di Santa Maria dei rotoli e all’interno di due tensostrutture allestite, appunto per l’emergenza, e posizionate lungo i viali più ampi del cimitero”.
L’amministrazione comunale ha parlato di diversi interventi risolutivi, come state lavorando per fronteggiare l’emergenza?
“Essendo un sito monumentale, Santa Maria dei Rotoli è sottoposta ai vincoli della Soprintendenza per cui ogni intervento deve essere compatibile con le prescrizioni di rito, previste per questi siti, oltre a tutte le altre autorizzazioni di carattere igienico sanitario, ambientale, urbanistico ed edilizio per il rilascio delle quali, comunque, si registra una grande collaborazione di tutti gli enti interessati.
Per fronteggiare questa emergenza sono stati previsti diversi interventi che, finalmente, stanno vedendo la luce e potrebbero – avendo ricevuto tutte le relative autorizzazioni – nel volgere di pochi mesi, consentire di svuotare i suddetti depositi che ci mortificano sia come cittadini e, soprattutto, come amministratori”.
Era stata annunciata anche la realizzazione di nuovi loculi, quanti saranno?
“Nei prossimi giorni, definita una conferenza di servizi con l’Asp (giorno 20 aprile), potrebbero andare in gara i lavori per posizionare circa 430 loculi fuori terra per la cui esecuzione, propedeutica alla loro collocazione, deve realizzarsi solo la costruzione di appositi massetti che li supporti. Inoltre, sempre la prossima settimana, andranno in gara i lavori per posizionare circa 190 loculi cosiddetti ipogei già, peraltro, acquistati e consegnati all’amministrazione per la cui esecuzione occorre solo affidare i lavori per il movimento terra che ne deriverà dai conseguenti scavi”.
A che punto è l’accordo con il cimitero di Sant’Orsola?
“E’ in corso di perfezionamento la convenzione con il cimitero privato Opera Pia Santo Spirito, in ragione della cui sottoscrizione si renderanno disponibili, per l’amministrazione comunale, circa 1000 loculi, dei quali, ragionevolmente, nel volgere di poco, circa 400 potrebbero essere già utilizzati”.
Il Comune di Palermo ha incentivato la cremazione dei defunti. Al momento però, bisogna portare i feretri in altre città siciliane o in Calabria, il forno crematorio dei Rotoli è infatti guasto da tempo. Quando verrà riparato?
“Sempre la prossima settimana, andranno in gara i lavori per la riparazione del forno crematorio, per la cui ripresa delle attività crematorie è già prevista la data del prossimo mese di ottobre – riteniamo questo un gran risultato -, se pensiamo a quanti anni sono trascorsi dal guasto, grazie al RUP che è stato incaricato poche settimane fa, dopo un susseguirsi di rinunce o dimissioni di professionisti incaricati in precedenza.
Sull’argomento cremazioni, va evidenziato e puntualizzato che l’amministrazione, in attesa che sia nuovamente utilizzato il forno crematorio comunale, è voluta venire incontro ai disagi dei cittadini che hanno chiesto, o che chiederanno, tale servizio ristorando interamente i richiedenti, del costo del trasporto e della cremazione che verrà effettuata presso altro impianto in Sicilia o anche fuori regione”.
E per le bare a deposito cosa si sta facendo? I familiari dei defunti denunciano uno stato di degrado del cimitero intollerabile
“In tutto questo programma di interventi finalizzato, prioritariamente, allo svuotamento dei depositi, vanno evidenziati anche tutti gli interventi, che si stanno effettuando, volti a garantire sicurezza e pulizia all’attuale situazione in cui versa lo stato delle bare sistemate nei predetti depositi che, nell’attesa di trovare la degna sepoltura, devono potere essere visitate dai familiari in un contesto assolutamente decoroso e dignitoso”.
L’emergenza cimiteri però rimane, a Palermo è un ‘problema’ anche morire. Verrà mai realizzato un nuovo cimitero?
“Oltre alle attività legate all’emergenza bare in deposito, nella considerazione che difficilmente, nel breve, si potrà risolvere strutturalmente la situazione cimiteriale cittadina con la realizzazione di un nuovo cimitero, si sta anche procedendo con tutta una serie interventi che eviteranno in futuro l’insorgere di situazioni mortificanti come quelle che stiamo vivendo, ed in tal senso si stanno programmando lavori per un complessivo di circa 6000 posti tra loculi e aree di inumazione che, a regime, sommate alle attività ordinarie di ricambio naturale per spurghi o mineralizzazioni, dovrebbero garantire più tranquillità in futuro”.
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