Continua a far discutere lo stato del cimitero dei Rotoli, a Palermo. Dopo le polemiche sul numero di bare a deposito e sullo stato di posizionamento delle stesse, sul quale l’Amministrazione si è già attivata attraverso un cronoprogramma ad hoc, a far discutere in queste ore è la presenza di cinghiali all’interno del camposanto del capoluogo siciliano.
Intrusioni già note all’Amministrazione comunale, che si è attivata già negli scorsi mesi. L’area protetta confina con la parte alta del camposanto, punto da dove provengono i suddetti suidi. Proprio gli animali in questione, hanno devastanto alcune tombe, scavando preoccupanti fosse e danneggiando alcune lapidi. Una pugnalata al cuore dei familiari che già si trovavano a dover onorare i propri cari in mezzo alle sterpaglie.
“Capisco che a qualcuno ha dato fastidio che stiamo avendo progressi sulla gestione delle salme a deposito, ma noi non stiamo trascurando nulla – sottolinea Toni Sala -. Ho caldamente suggerito al direttore Cristoforo di intervenire subito su tutte le sepolture che hanno subito danneggiamenti. Ciò per ripristinarne il decoro”.
Nella lettera, il dirigente scriveva che “si verificano sempre più frequentemente intrusioni di cinghiali o maiali inselvatichiti nella parte alta del cimitero, prossima alla recinzione anti-caduta massi. Gli animali devastano le sepolture e costituiscono un pericolo per i visitatori del cimitero. Si invita codesta associazione ad avviare attività di monitoraggio dei punti di ingressi di tali selvatici. Ed operare le opportune operazione affinchè tali eventi cessino”.
“Per le aree interne è già in corso un piano di cattura, che ha permesso la collocazione di gabbie, di cui una nella zona sovrastante la via Pietro Bonanno. Negli ultimi mesi sono stati abbattuti dieci esemplari. Per cercare di eradicare la presenza dei suidi, è necessario posizionare gabbie fuori dalla riserva. A tal fine, da alcuni mesi, stiamo collaborando con gli uffici comunali e con l’assessore Sala, per l’approvazione di un piano di controllo dei cinghiali con le riserve. Nel mese di aprile abbiamo effettuato un sopralluogo nelle aree della barriera paramassi”.
Il consigliere del M5S Antonino Randazzo, ha scritto al prefetto Giuseppe Forlani, che proprio il giorno prima aveva fatto un sopralluogo nelle tensostrutture e nei depositi per constatare la situazione. Alla nota è allegata una dettagliata documentazione fotografica.
“Insieme al collega Galioto ieri pomeriggio abbiamo scritto al Prefetto. Ciò per richiedere di farsi promotore di un tavolo Interistituzionale fra la Regione Siciliana (Ripartizione Faunistica Venatoria) il Comune di Palermo e l’Associazione Rangers d’Italia (Ente Gestore della Riserva di Monte Pellegrino) utile per la redazione di un piano di controllo dei Cinghiali fuori la Riserva per prevenire o limitare il rischio di penetrazione nel tessuto urbano della città di Palermo e nel Cimitero da parte dei cinghiali».