Al peggio non c’è mai fine: lo scandalo del cimitero dei Rotoli, divenuto ormai di dominio pubblico a livello nazionale, si continua a comporre di ulteriori pagine. Sono 1088 le bare attualmente in attesa di una degna sepoltura. I depositi sono talmente pieni che alcuni feretri sono stati posti nei pressi degli uffici di lungomare Cristoforo Colombo. Ormai non c’è più spazio. Le tensostrutture sono piene, così come i locali dell’ex vivaio e i depositi tradizionali. Mentre la politica dibatte e si spende nella ricerca di soluzioni in questa campagna elettorale, l’emergenza rimane presente, anzi si aggrava in forza e potenza.
Una situazione spiacevole sia per i lavoratori ma soprattutto per i poveri familiari che attendono di elaborare il lutto legato al proprio caro posto a deposito. Ma al danno si aggiunge la beffa. Con deliberazione 121 del 31 maggio 2022, il Comune di Palermo ha disposto l’aumento del 4% sui servizi cimiteriali. Operazione che ripercorre il solco tracciato all’interno del piano di riequilibrio.
“Era un atto dovuto, legato a quanto previsto all’interno del piano di riequilibrio – spiega l’assessore Antonino Sala -. Sono fiducioso che questa percentuale possa essere rivista al ribasso”. Una speranza legata alla percentuale del 36% di aumento sui servizi a domanda individuale. Da capire inoltre se la delibera, per avere efficacia, debba passare dal Consiglio Comunale, così come previsto per tutti gli atti propedeutici al piano di riequilibrio, oppure no.
Dopo l’incuria che ha riguardato il camposanto di lungomare Cristoforo Colombo, il mancato funzionamento del forno crematorio da oltre due anni, la carenza delle più elementari risorse per le tumulazioni, il disastro legato all’abbattimento di diversi arbusti a causa del vento, si aggiunge quindi un ulteriore capitolo legato alle bare a deposito e all’aumento dei costi.
Una delibera di Giunta nella quale, oltre a prevedere il 4% di aumenti sui servizi cimiteriali, il Comune di Palermo ha stabilito la riduzione del 50% dell’insieme dei costi del personale in forza al Servizio Cimiteri e, in particolare, del personale messo a disposizione presso il Settore Risorse Umane ovvero mediante l’utilizzo di dipendenti; riduzione delle spese che riguarderà anche Reset, con un taglio al budget del 15%, nonchè le utenze dei locali di Palazzo Barone.