Nonostante i buoni propositi, la spiaggia di Romagnolo rimane terra di nessuno. O per meglio dire, resta luogo in cui ognuno fa quello che vuole. Questa mattina, diverse persone sono entrate all’interno dell’arenile con le proprie auto, contravvenendo ai principi basilari di rispetto della natura e dei fruitori del lungomare della II Circoscrizione. Ciò nonostante l’apposizione di un catena proprio all’ingresso del varco solitamente utilizzato illegalmente per entrare nei pressi del pontile. Nella notte infatti, qualcuno è riuscito a romperla, entrando lo stesso fra lo sconforto generale dei residenti.
Un’area riqualificata attraverso un intervento di bonifica richiesto da tempo ed eseguito ad inizio luglio. Ma invece di diventare area solarium da destinare a cittadini e alle relative famiglie, la spiaggia è stata presa d’assalto da auto e moto. Uno spettacolo poco gradevole. Fenomeno che, nelle scorse settimane, ha interessato anche l’arenile di Vergine Maria e che di certo non agevole la riqualificazione di un’area, come quella della Costa Sud, fiaccata da problemi di degrado ed incuria, oltre che da processi di recupero che tardano ad arrivare, nonostante la presenza di numerosi capitoli di spesa del PNRR dedicati allo scopo.
Non è bastato nemmeno l’effetto deterrente di una catena, messa al varco solitamente utilizzato per entrare con i mezzi di locomozione. Nella notte infatti qualcuno è riuscita romperla e, questa mattina, i residenti si sono svegliati con la battigia invasa dalle auto. Ad accorgersi dell’accaduto il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico, ovvero colui il quale aveva provato a fermare l’accesso illegale di mezzi. “Rompere una catena ed entrare a forza con le auto sull’arenile è un fatto vergognoso. Ieri ho messo la catena per dare un segnale alle istituzioni. Non c’è controllo ed ognuno, qui, sembra fare quello che vuole”.
Fermare gli incivili sembra missione difficile. “Sono molto deluso dall’Amministrazione – sottolinea Federico -. Ho chiesto più volte la polizia municipale per controllare gli accessi alla spiaggia il sabato e la domenica. Mi è stato risposto che non ci sono abbastanza pattuglie per controllare allo stesso tempo Mondello e Romagnolo. Noi non ci arrenderemo. L’intero Consiglio della II Circoscrizione continuerà a lottare per tutelare la spiaggia. Anche se, in tutta onestà, non posso nascondere la mia delusione e quella dei residenti che hanno a cuore questa spiaggia”.
Un’area, quella della spiaggia di Romagnolo, che come tutta la Costa Sud attende da decenni la propria riqualificazione. Fra le cose non fatte o fatte male, la prima situazione da citare è quella relativa al pontile di Romagnolo. Una struttura in legno edificata di fronte all’ingresso di via Amedeo d’Aosta e che avrebbe dovuto rappresentare proprio un’estensione ideale della strada verso il mare. Opera che è finita invece per essere il simbolo del degrado in zona, più volte vandalizzata e data alle fiamme. Ormai è totalmente inutilizzabile. Si spera sempre che qualcuno si attivi per provare a ristrutturarla. Ma i progetti di riqualificazione rimangono al momento soltanto un’ipotesi. Ciò anche a causa di una burocrazia che frena gli investitori e i relativi progetti di rilancio.
Molto c’è da dire anche riguardo la spiaggia adiacente. Un luogo incantevole dal quale si potrebbe ammirare tutto il waterfront della città, con uno sguardo mozzafiato che si spinge fino a Monte Pellegrino. Ma è un panorama con sorpresa. Un vero peccato, perché la visuale e la permanenza sul posto sono state disturbate ad intermittenza dalla presenza di rifiuti. D’estate, poi, la situazione si complica ancora di più per l’ulteriori intromissione degli abusivi che, come si è visto, occupano il litorale con le proprie auto o con tendoni abusiva. Un’onda umana talmente massiva che spesso, in passato, ha richiesto perfino degli sgomberi, come accaduto l’estate scorsa.