È una corsa contro il tempo per arginare l’emergenza rifiuti in Sicilia tra trattative ai tavoli nazionali e con i sindaci. Al centro l’assessore regionale ai Rifiuti Baglieri che ieri è volata a Roma e che oggi incontrerà i primi cittadini dell’isola. Quella paventata potrebbe essere una delle peggiori emergenze rifiuti degli ultimi anni visto che lo spazio nelle discariche è quasi in esaurimento. A Palermo il tempo strige e a novembre Bellolampo potrebbe dire stop all’abbancamento.
Intanto i Comuni battono cassa
In una videoconferenza si discute dell’emergenza rifiuti. L’Anci chiede più fondi alla Regione per pagare l’export anche se da Roma le notizie non sono rassicuranti. Appare poco probabile infatti che il Ministero possa dare il via libera al trasporto fuori regione della monnezza siciliana indifferenziata. “Ci sono 45 milioni — dice il segretario generale dell’associazione dei sindaci Mario Emanuele Alvano — ma non è chiaro per quanto tempo sia necessario farseli bastare”. I fondi stanziati basterebbero solo per due mesi visti i costi esorbitanti per il trasporto.
La Srr di Palermo fa risparmiare 11 milioni
Costi che però potrebbero scendere dopo la decisione della città di Palermo, che ha comunicato alla SRR la volontà di non inviare i rifiuti oltre lo Stretto, sfruttando lo spazio disponibile a Bellolampo e temporeggiando in attesa che la settima vasca della discarica del capoluogo sia completata. “Qualche settimana fa – spiega il presidente, Natale Tubiolo – abbiamo contattato tutte le aziende selezionate dalla Regione e abbiamo ricevuto alcune offerte. A quel punto, però, la Rap ha detto di non avere necessità di spedire l’immondizia fuori”. Così, calcoli alla mano, si potrà avere un risparmio di circa 11 milioni.
No ai rifiuti fuori regione
Ma quello della copertura finanziaria non è l’unico problema. Ieri si è insediato il Tavolo di crisi romano in merito alla tematica dei rifiuti della Regione Siciliana. Su proposta dell’assessore all’Energia, Daniela Baglieri, e del direttore del dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, Calogero Foti, si è tenuta, presso il ministero della Transizione Ecologica, la prima riunione per affrontare, di concerto con il ministero, l’emergenza rifiuti nell’Isola e la definizione del piano rifiuti siciliano. Al tavolo ministeriale, che ha aperto il fascicolo Sicilia, si è deciso di dare vita a un tavolo di crisi permanente con la Regione e i ministeri della Transizione ecologica e dello Sviluppo. I due ministeri hanno suggerito alla Regione di provare a evitare l’invio oltre lo Stretto “costringendo” con un’ordinanza i gestori delle discariche ad accettare tutta l’immondizia possibile.
Il Tavolo ministeriale
“L’emergenza nazionale in atto, anche sulla nostra Isola, sta causando notevoli disagi sui territori e alla popolazione sia dal punto di vista igienico-sanitario che ambientale. Con l’insediamento del Tavolo ministeriale è stato sancito un percorso condiviso che, in via prioritaria, applica il principio di prossimità nella gestione dei rifiuti. Pertanto, nell’immediato andranno espedite tutte le azioni propedeutiche previste dal testo unico ambientale sia per scongiurare il perpetrarsi dell’emergenza in Sicilia, sia per il successivo trasferimento dei rifiuti fuori Regione”. Queste le parole della Baglieri. Il tavolo tornerà a riunirsi martedì prossimo.
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