Un film tutto siciliano, firmato da Roberto Lipari. Massimo Minutella ha incontrato Roberto Lipari, alla vigilia del debutto del suo film “So tutto di te”. E’ questo il titolo del nuovo lavoro cinematografico dell’artista palermitano, conduttore di Striscia la Notizia. Il film è in uscita su Prime Video il 25 luglio 2023.
“Immaginate se un tizio qualunque avesse il sapere di un algoritmo. Anche se questo tizio fosse il più cretino del mondo potrebbe sembrare un genio. In America lo chiamerebbero Instant Movie. Cavalca il momento che stiamo vivendo con satira e sentimento che sono le due cose che cerco di mettere in tutto quello che faccio. Ecco perché è un film che va visto oggi nel contesto attuale e nel posto più attuale che esiste per vedere un film: ossia in piattaforma”, spiega Lipari.
Il film è una commedia sentimentale che ha nella satira il suo tratto distintivo. Roberto è un trentenne che riesce sempre a dire la cosa sbagliata al momento sbagliato. Lavora come agente immobiliare ed appare agli occhi dei clienti sempre un po’ distratto ed impacciato. Accade così anche in amore. La vita sembra finalmente sorridergli quando Roberto entra in possesso di un computer in grado di leggere gli algoritmi di ognuno di noi. Purtroppo, però, scoprirà a sue spese che il dono di entrare nella vita degli altri per scoprirne i desideri più intimi è un potere molto difficile da controllare.
A fare da sfondo in tutta la storia il teatro dei pupi del nonno di Roberto interpretato da Leo Gullotta. Una scelta che risuona come una metafora : nella società contemporanea dominata dai social e dall’intelligenza artificiale, quanto siamo “pupi” nelle mani di algoritmi e di grandi multinazionali che cercano di conoscere tutto di noitenevo tanto che ci fosse la roulotte locandina e che perché è stato per me un non andare a scuola. E non solo artisticamente ma anche umanamente. Quindi penso che tutta questa avventura alla fine uno si porta sempre qualcosa di quello che fa, al di là dei ricordi, ecc. Sicuramente una delle cose che porterò è di essere stato accanto alla Gullotta e potrò raccontarlo
“Io conosco Roberto Lipari da tantissimi anni – garantisce Minutella – da quando si vestiva male stava malissimo, non male, malissimo. E posso dire una cosa quando ho visto la locandina e ho visto appunto Roberto accanto a Leo Gullotta. Uno pensa solitamente che magari mette la faccia di Leo Gullotta perché è popolarissimo. E invece no. Posso garantirvi e mi prendo la paternità di questo perché so che è così”.
Il film ruota attorno al mito dell’algoritmo, racconta Lipari:O “Qui prendiamo un concetto macro che è quello dell’algoritmo che potrebbe avere ambientazioni più grandi. Penso allo scandalo della Cambridge Analitycs, lo scandalo da cui ci siamo ispirati in realtà c’è.Il protagonista del film è un gaffeur, fa sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato”.
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