Roberto Lagalla è il nuovo sindaco di Palermo. Dopo una lunga nottata di svolgimento delle operazioni di voto, il candidato del centrodestra conquista la vittoria. Dopo lo spoglio di 547 sezioni su 600, Lagalla è nettamente avanti, con il 48,24% di consensi. Lo segue a distanza il candidato del centrosinistra Franco Miceli, con il 29.05%. Terzo Fabrizio Ferrandelli, candidato di +Europa-Azione, con il 14.2%. Quasi 187.000 preferenze analizzate, su una platea complessiva di 227.000 votanti, meno del 42% degli aventi diritto. Elemento che rende di fatto lo scarto fra i due candidati principali praticamente incolmabile. Forza Italia, come da proiezioni, si conferma primo partito. In doppia cifra anche PD e Fratelli d’Italia.

La ripartizione dei seggi

Sul fronte delle liste, la coalizione di centrodestra si attesta attorno ad un 54% complessivo, ottenendo così i 24 seggi del premio di maggioranza previsti dalla legge elettorale. Nella futura composizione di Sala delle Lapidi, capofila sarà Forza Italia. La lista di Silvio Berlusconi a Palermo si aggira intorno al 12%, conquistando così 7 seggi. Compagine seguita a stretto giro di posta da Fratelli d’Italia, al 10,2%, a cui andranno 6 seggi. Ne conquista 5 Lavoriamo per Palermo, lista civica nella quale vi sono candidati i consiglieri uscenti di Italia Viva, sopra il 9%. Scattano tre seggi anche per la Nuova DC di Totò Cuffaro, che si aggira intorno al 5,6%, e per Prima l’Italia, nuovo soggetto politico di Matteo Salvini, poco sopra il 5%. Rimane al di sotto dello sbarramento anche Alleanza per Palermo, lista di Totò Lentini che si trova al 4,5%. Ben sotto il 5%, almeno attualmente, anche l’UdC, Noi con l’Italia e Moderati per Lagalla.

Con riguardo ai sedici seggi rimanenti, la coalizione progressista guidata da Franco Miceli dovrebbe aggiudicarsi i 2/3 dei posti rimanenti. Scranni da dividere fra PD (lista intorno all’11% – 5 seggi), M5S (6,5% – 3 seggi) e Progetto Palermo (intorno al 6% – 3 seggi). Sotto il 5% la lista di Sinistra Civica Ecologista, guidata dall’assessore uscente Giusto Catania. La quota restante andrebbe alla coalizione di Fabrizio Ferrandelli. In tal senso, solo la lista di +Europa-Azione è sopra lo sbarramento, attestandosi intorno all’8%, conquistando così 4 seggi.

I dati sul voto di Palermo (Sezioni 549 di 600)

Roberto Lagalla (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Prima l’Italia, Noi con l’Italia, UdC, Nuova DC, Alleanza per Palermo, Lavoriamo Per Palermo, Moderati per Lagalla) 48.18%

Franco Miceli (Progetto Palermo, M5S, PD, Sinistra Civica Ecologista) 29.1%

Fabrizio Ferrandelli (+Europa-Azione, E tu splendi Palermo, Rompi il sistema) 14.21%

Rita Barbera (Rita Barbera sindaco, Potere al Popolo) 4.28%

Francesca Donato (Rinascita Palermo) 3.17%

Ciro Lomonte (Siciliani Liberi) 1.06%

Voto per lista

ROBERTO LAGALLA

Forza Italia 11.49%

Fratelli d’Italia 10.22%

Noi con l’Italia 3.36%

UdC 3.79%

Nuova DC 5.64%

Alleanza per Palermo 4.38%

Lavoriamo per Palermo 9.3%

Prima l’Italia 5.24%

Moderati per Lagalla 0.89%

FRANCO MICELI

Progetto Palermo 6%

PD 11.38%

M5S 6.55%

Sinistra Civica Ecologista 4.11%

FABRIZIO FERRANDELLI

+Europa-Azione 8.12%

E tu splendi Palermo 1.29%

Rompi il sistema 0.96%

CIRO LOMONTE

Siciliani Liberi 1.01%

FRANCESCA DONATO

Rinascita Palermo 2.91%

RITA BARBERA

Rita Barbera Sindaco 2.91%

Potere al Popolo 0.45%

Astensionismo sempre peggio

L’unica vera vittoria è quella che non si vorrebbe raccontare. Vince il partito dei ‘io non voto’. Resta bassa anche nella rilevazione finale delle ore 23 l’affluenza alle urne in Sicilia e in particolare a Palermo dove il voto è proseguito fino a tarda ora anche ben oltre le 23 per tutti coloro che erano già al seggio

L’affluenza a Palermo

A Palermo l’affluenza alla chiusura dei seggi risulta essere del 41,85% contro il 52,60% della stessa ora nelle elezioni precedenti. Una perdita secca di quasi 11 punti percentuali. ha votato molto meno della metà degli aventi diritto al voto complice anche il caos ai seggi, i ritardi nelle aperture, la coincidenza con la finale che ha portato il Palermo in serie B. Nonostante la normalizzazione della situazione, peraltro tardiva, resta alto il rischio concreto di una pioggia di ricorsi e già sono state aperte inchieste su quanto accaduto

 

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