Caccamo, e non solo, ricorda Roberta Siragusa ad un anno dal femminicidio. La giovane è stata uccisa a soli 17 anni, il 24 gennaio dello scorso anno. Il suo corpo martoriato e bruciato è stato ritrovato in un dirupo, in contrada Monte Rotondo, a Caccamo. Da allora una luce si è spenta: la comunità è a lutto per il tragico evento.
Numerose sono state le iniziative per ricordare Roberta e per chiedere verità e giustizia per la giovane caccamese. “Stamattina il cielo è molto cupo proprio come i nostri cuori – scrive afflitta mamma lana su Facebook -. La tristezza, il dolore e l’angoscia in questo giorno è ancora più forte! Ritorna in mente ogni minimo dettaglio”.
Questa mattina alle 11,30 è stata inaugurata la panchina rossa in piazza Gelsi a San Nicola l’Arena, a Trabia. Alle 18, si terrà una messa nella chiesa dell’Annunziata di Caccamo e, poi, un momento di preghiera è stato organizzato alle ore 21,30, nello spazio adiacente il campo sportivo dove secondo le indagini la giovane avrebbe trovato la morte e dove la famiglia ha realizzato un piccolo giardino in ricordo di Roberta. Per la morte della giovane è stato rinviato a giudizio il fidanzato, Pietro Morreale, in carcere da un anno. La prima udienza del processo sarà celebrata il prossimo 1 marzo nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo.