- Eseguita l’autopsia sul corpo di Roberta Chiarelli, trovata morta alla Vucciria
- Più plausibile la tesi del suicidio ma manca ancora l’esame dei biglietti trovati in casa
- Si era pensato anche ad un gioco erotico finito in tragedia
L’autopsia ha chiarito le cause del decesso di Roberta Chiarelli, 33 anni, la donna trovata morta alle 2 di notte di martedì nel soggiorno dell’abitazione di via Coltellieri 34, alla Vucciria. E’ certamente morta per asfissia. La donna sarebbe morta a causa del soffocamento provocato da un cavo elettrico stretto attorno al collo. L’autopsia ha fornito altri dettagli oltre a quelli scoperti tra le frasi scritte in pezzo di carta nella casa luogo della tragedia. I soccorritori hanno trovato il corpo senza vita dopo la telefonata del compagno che avrebbe parlato di un incidente. Una volta giunti hanno solo potuto constatare il decesso. È così partita la macchina delle indagini.
La testimonianza del compagno
Il compagno è stato ascoltato per diverse ore e non avrebbe rilevato incongruenze sostanziali tali da mettere in dubbio la sua ricostruzione. L’autopsia darà ulteriori dettagli circa le causa del decesso della donna ma c’è da verificare anche se la grafia degli scritti ritrovati nel luogo della tragedia sia con certezza quella della donna.
Il filo al collo e le ipotesi
Il filo che aveva al collo sarebbe stato un vero e proprio cappio ricavato con il filo di una ciabatta multipresa. Non ci sono altri segni sul corpo di Roberta Chiarelli, tracce di colluttazione o altre ferite in grado di far presupporre la presenza attiva di un altra persona nel momento in cui ha perso la vita. Una delle ipotesi messe sul tavolo dagli investigatori seguiva la pista della morte violenta forse provocata da un gioco erotico estremo. L’uomo che aveva lanciato l’allarme e chiesto l’intervento del 118 avrebbe parlato inizialmente di un incidente, di un gioco con la corda. Questa ipotesi sembra tramontare. Non ci sarebbero, inoltre, segni di effrazione alla porta o altri elementi in grado di sollevare sospetti su qualcuno.
I dubbi e gli approfondimenti
C’è da dire anche che il cavo trovato attorno al collo della donna è sembrato, inizialmente, troppo corto per provocare una morte per impiccagione. La posizione del corpo e la compatibilità con un gesto autonomo sono fra gli aspetti al centro delle verifiche degli investigatori. Un quadro che orienterebbe, comunque, gli inquirenti a ricondurre la tragedia di via Coltellieri a un gesto della donna ma le indagini sono ancora aperte.
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