Rivolta al carcere minorile “Malaspina” di Palermo. La Uil rilancia: ”Domani visiteremo e rappresenteremo al ministro e al Capo della Giustizia minorile la situazione”. Questo è l’annuncio del Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia Gioacchino Veneziano, che domani giovedì 23 settembre alle ore 9,30 visiterà e fotograferà i posti di servizio della struttura minorile del Malaspina dopo la pesante rivolta che ha distrutto mezzo carcere.
La rivolta del 28 agosto
“Visiteremo il carcere minorile di Palermo e dopo aver sentito i lavoratori faremo una relazione dettagliata, allegando le fotografie al Ministro della Giustizia e al Capo della Giustizia Minorile”, prosegue. “Dopo la rivolta del 28 agosto scorso – dichiara Veneziano – abbiamo sentito la necessità di verificare personalmente i luoghi di lavoro della polizia penitenziaria, e accertare l’esatta applicazione delle norme di tutela nei confronti dei lavoratori”.
Fuoco e danneggiamenti
I ragazzi reclusi – circa una ventina – avrebbero iniziato a protestare e a danneggiare la sala del carcere. Grazie ad alcuni rinforzi sono stati portati in cella. Anche qui hanno iniziato a danneggiare tutto e dare fuoco alle celle. Anche quando sono stati portati in isolamento hanno danneggiato ogni cosa”.
“Responsabilità regionali”
“Avevamo chiesto – chiosa il leader sindacale siciliano della Uil di categoria – un incontro con il direttore del Centro della Giustizia Minorile di Palermo, che purtroppo ha ritenuto non accogliere. Noi come UILPA Polizia Penitenziaria – insiste il Segretario – riteniamo indispensabile un incontro sindacale, perché sicuri che la questione della sicurezza del personale è innegabilmente tra le responsabilità dell’organo regionale, che non può scaricare al vertice Dipartimentale”.
Serve tavolo di confronto per trovare soluzioni
“Per questo – conclude il sindacalista della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia – insisteremo per l’apertura di un tavolo di confronto regionale per trovare soluzioni in ordine alle continue aggressioni verso i nostri colleghi della Polizia Penitenziaria da parte dei detenuti maggiorenni reclusi nelle strutture minorili, ed in caso di ulteriori dinieghi non disdegneremo azioni di protesta”.
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