“I turni di lavoro degli autisti di Segesta Autolinee, Sicilbus e Autoservizi Russo, non rispettano la normativa contrattuale e di legge sui tempi di guida, percorrenza e riposo. Le aziende infatti continuano a predisporre turni con orari di servizio decisamente superiori a quanto previsto dal contratto nazionale di categoria e alle normative di settore, confermando così ancora una volta un modo di ‘fare impresa’ che non si cura di guardare alla tutela della salute dei lavoratori e dell’utenza”.
Le parole di Davide Traina
Ad affermarlo è Davide Traina segretario regionale Fit Cisl Sicilia. “A conferma – spiega Traina – ci sono i verbali dalla polizia stradale nei confronti di due lavoratori proprio con la motivazione del mancato rispetto della pausa di guida. Nello specifico i due autisti aveva effettuato una guida superiore alle 4 ore e 30 minuti senza effettuare una pausa di 45 minuti”. La Fit Cisl continua “torniamo a chiedere alle aziende Segesta Autolinee, Sicilbus e Autoservizi Russo, di rimodulare con effetto immediato tutti quei turni che non rispettano le normative sul rispetto dei tempi di guida, percorrenza e riposo. Infine – conclude Traina – auspichiamo che sia l’Ispettorato del Lavoro di Palermo sia il Dipartimento Regionale Infrastrutture sollecitino il rispetto delle regole per il bene dei lavoratori e dell’utenza”.
Il ddl Enti Locali
Dopo il partecipato presidio di Cgil, Cisl e Uil Sicilia svoltosi oggi davanti all’Ars, riunita per la discussione del Ddl Enti Locali, le sigle sindacali rilanciano e annunciano che continua la mobilitazione su questa norma. “Si deve subito cambiare marcia. La conferenza dei capigruppo, che oggi ha ricevuto un cartello di esponenti politici e di associazioni, ci convochi prima possibile per discutere l’intero impianto della norma, con particolare attenzione al limite per le donne nelle giunte comunali, perché indigna che sia al momento inferiore a quanto previsto a livello nazionale.” dichiarano i segretari generali e regionali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia, Alfio Mannino, Leonardo La Piana, Luisella Lionti e Gabriella Messina, Vera Carasi e Vilma Costa, che in una nota sottolineano la necessità di un coinvolgimento attivo delle parti sociali nell’iter relativo a una norma che “riguarda la vita e la gestione di enti con influenza diretta sui lavoratori e sui cittadini”. “Il Parlamento regionale – dichiarano i sindacati confederali – deve comprendere che è indispensabile il confronto con Cgil Cisl e Uil che rappresentano migliaia di persone”.
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